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Apr 09 ….su corriere.it….

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“Siamo molto fiduciosi di riuscire a raggiungere le sinergie dichiarate  di circa 3,7 miliardi di euro all’anno, nonostante gli eventi inimmaginabili che stiamo vivendo, grazie alla creazione di una nuova società con Psa”. Lo ha affermato John Elkann nella lettera agli azionisti di Exor, aggiungendo che “La nostra famiglia è in affari da molto tempo, ha superato guerre, rivoluzioni, crisi, pandemie, sapere non è abbastanza, dobbiamo agire, dobbiamo fare’.  Fca ha firmato, una settimana fa,  con due banche, una linea di credito aggiuntiva di 3,5 miliardi di euro, della durata iniziale di 12 mesi, che possono prolungarsi di altri sei. Questa linea si somma ad altri fidi in essere per 7,7 miliardi. Fca , inoltre, sta trattando la definizione di un bond con un importante gruppo bancario, nello stesso tempo considera l’opportunità di aderire al piano di 400 miliardi di euro approvato dal Governo italiano per supportare le aziende, pur avendo la sede legale in Olanda ma la maggioranza delle sue fabbriche in Italia. Prosegue dunque, senza ripensamenti, l’iter per portare a termine  la fusione dei due gruppi che potrà solo slittare alla fine del 2021. L’accordo tra  Psa Groupe e Fiat Chrysler Automobiles  se  aveva un senso quando è stato annunciato l’ottobre scorso, ora assume una valenza ancora più forte pur,  come ha sottolineato un analista “ sarà quasi impossibile mantenere i valori inalterati dell’accordo sottoscritto”. Il prezzo delle azioni di Fca è sceso, in poco più di un mese, di circa il 45% , quello di Psa  del 32%, difficile, dunque, che il gruppo italo/americano possa pagare ai propri azionisti il dividendo speciale di 5,5 miliardi contemplato inizialmente. Elkann  ha precisato  che “Exor sarà il maggior azionista della NewCo, con circa il 14% del capitale, è pronta a lavorare insieme alla famiglia Peugeot che, attraverso le sue holding Epf e Ffp, sarà il secondo più grande azionista”. Durante questa crisi abbiamo fatto tutto il possibile per proteggere le nostre società (Fca, Ferrari e Cnh) , consapevoli che quando le economie ripartiranno, saranno in prima linea, per fare in modo che tutte le nostre comunità e i Paesi in cui operiamo possano iniziare la ripresa.L’Italia inizia a vedere alcuni segnali nella riduzione del livello di contagio. Sono spiragli di speranza che ci dicono che potremo finalmente iniziare a tornare a un qualche tipo di normalità, i prossimi venti anni dell’industria automobilistica hanno il potenziale per essere tanto entusiasmanti come i primi venti”. Psa, il gruppo francese guidato da Carlos Tavares, ha annunciato di aver sottoscritto, nei giorni scorsi, con diverse banche, un prestito di 3 miliardi di euro  per rafforzare  ulteriormente la sua disponibilità economica nel contesto dell’epidemia di coronavirus. Alla fine del 2019 Psa disponeva di 23 miliardi di riserve finanziarie, di cui 17 miliardi erano cash. La pandemia  sta bruciando a ritmo sostenuto gli accantonamenti di tutti i costruttori che devono continuare a far fronte agli impegni di ordinaria amministrazione,  proseguendo gli investimenti per affrontare il futuro, con le fabbriche chiuse e le vendite di auto bloccate. Sia il Governo francese che quello italiano hanno chiesto alle loro imprese di contenere la distribuzione dei dividendi poiché tutte le risorse finanziarie devono essere  indirizzate alla ripresa delle attività. La decisione di spostare a fine giugno le assemblee degli azionisti – sia di Psa che di Fca e di Cnh – ha lo scopo di  temporeggiare per prendere decisioni relative ai dividendi ordinari  che potrebbero essere annullati o rinviati. La fusione è l’unico strumento che mantiene in equilibrio la bilancia per conquistare posizioni in mercati in cui la globalizzazione è sempre più marcata. Il calo della domanda in una nazione può far perdere quote solo a una parte, favorendo l’altra. Se l’Europa riparte prima degli Stati Uniti, Psa sarà avvantaggiata  se, accade il contrario, sarà Fca  a trarne beneficio, unite si consolidano entrambe.

 

 

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