Moda

Giu 30 ERMANNO SCERVINO PRESENTA LA COLLEZIONE RESORT 2026

Certe fotografie del passato, scattate tra Capri, Portofino e le terrazze assolate della Costiera Amalfitana, colgono una forma di eleganza che si afferma senza intenzione. Una memoria visiva che diventa racconto e che ci conduce in un immaginario solare e raffinato tra gli anni ’50 e ’70, di scogliere bianche e tramonti rosati, cornice del ritmo lento della dolce vita mediterranea.
Le protagoniste sono donne come Marella Agnelli, Lee Radziwill e Talitha Getty, capaci di indossare con charme istintivo, un abito da giorno con la stessa disinvoltura di una sottoveste la sera.


Resort SS26 è un diario d’estate scritto tra luce e ombra, tra la levità della quotidianità e la ricercatezza della sera. I materiali prediletti – denim, camoscio, rafia – raccontano una femminilità che si muove tra semplicità e ricercatezza. Il denim chiffon stampato a quadretti vichy, il camoscio morbidissimo scolpito in capi essenziali con ricami a mano, la rafia, sempre lavorata a uncinetto, suggeriscono un’idea di raffinatezza vissuta, mai esibita.


Le stampe – righe e vichy – sono evocazioni di tavole estive, ombrelloni al sole, giornate in barca. Le combinazioni cromatiche, come il rosa con il rosso corallo o il bianco latte con il nero profondo, creano accostamenti audaci ma armoniosi, che sembrano nascere da una scelta immediata in equilibrio tra memoria e modernità. Colori che non cercano l’effetto: si attirano e si rispondono con una naturalezza che è il filo conduttore della collezione.


Sottovesti e scarpe sportive convivono nella stessa silhouette, annullando la separazione tra giorno e sera. Il risultato è una collezione fatta di pezzi versatili, che sembrano pensati per chi sa rendere interessante anche la più semplice delle camicie, per chi porta con sé l’arte sottile della sprezzatura. In questo equilibrio tra spontaneità e grazia, Ermanno Scervino omaggia la bellezza che non ha bisogno di essere spiegata: basta vederla passare, sotto un portico assolato o all’ombra di un palazzo italiano rinascimentale.

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