Riunire in un orologio da polso una ripetizione minuti, un cronografo rattrappante e un regolatore a tourbillon è una vera e propria sfida tecnica. Nel modello Les Cabinotiers Temporis Duo Grand Complication Openface queste complicazioni beneficiano degli ultimi sviluppi tecnici di Vacheron Constantin e della sua continua ricerca sui materiali. È stata dedicata particolare cura anche alla decorazione e alle finiture a mano del Calibro 2757 S, composto da quasi 700 componenti. Questo lavoro minuzioso è visibile attraverso il complesso quadrante e il fondello, entrambi in vetro zaffiro, della cassa in oro rosa (750/1000) da 45 mm. Segnatempo estremamente tecnico, questa creazione trasforma l’orologeria meccanica in una forma d’arte cinetica che misura il tempo.
Il meccanismo del cronografo rattrappante prevede due lancette coassiali, la seconda delle quali può essere fermata per calcolare un tempo intermedio e poi essere riavviata per raggiungere la prima. Dopo l’introduzione di questo sistema – inizialmente con una sola lancetta nel 1831, poi con la configurazione a due lancette nel 1838 – Vacheron Constantin ha rapidamente adottato queste innovazioni nei suoi cronografi da tasca.
Per il modello Les Cabinotiers Temporis Duo Grand Complication Openface, gli orologiai del dipartimento Les Cabinotiers hanno sviluppato una nuova versione del calibro, con una molla a spirale sferica che migliora ulteriormente l’isocronismo, e l’hanno alloggiato in un orologio unico che rivela la bellezza e la complessità del movimento attraverso un quadrante aperto.
Anche la ripetizione minuti del Calibro 2757 S ha beneficiato degli sviluppi tecnici di Vacheron Constantin. Tra questi, un ingegnoso regolatore della suoneria volante. Questo dispositivo è dotato di due pesi sagomati che agiscono come un freno sull’albero rotante del regolatore, uniformando così l’energia rilasciata dalla molla della ripetizione. Per ottenere questo risultato, sfrutta forze centrifughe e centripete opposte, che stabilizzano il ritmo della rotazione e della suoneria. Questo meccanismo, che opera in totale silenzio, regola sia la cadenza che la durata della sequenza musicale, in modo che le note risultino distinte e nitide, senza alcun “rumore di fondo” meccanico.
Sul retro del movimento, l’orologiaio ha realizzato una decorazione distintiva: la superficie dei ponti anneriti è stata incavata e poi sabbiata a mano con una grana molto fine, rifinita con una smussatura lucidata a specchio. Anche i castoni per rubini e viti, smussati a mano, presentano una lucidatura a specchio. La bellezza dell’architettura del movimento è esaltata dal contrasto tra i ponti neri, i loro bordi lucidati e le tonalità dorate delle parti mobili. Il regolatore della suoneria è inciso con le iniziali JMV, in omaggio a Jean-Marc Vacheron, ed è sostenuto da un ponte semicircolare la cui lucidatura circolare è il frutto di otto ore di lavoro minuzioso, eseguito a mano.
Per l’estrema cura riservata a ogni dettaglio del calibro, il tempo dedicato alle finiture dei suoi componenti è stato il doppio rispetto a quello necessario per l’assemblaggio e l’incassatura. Come accadeva per i cabinotiers del XVIII secolo, un unico orologiaio ha seguito l’intero processo: dalla finitura di ciascun componente, fino all’assemblaggio, alla regolazione e all’incassatura del movimento. Questo approccio testimonia in modo eloquente l’impegno di Vacheron Constantin nel salvaguardare la trasmissione del savoir-faire orologiero attraverso le generazioni.