Auto

Mar 17 …A MONACO SI VA ALLA GRANDE…

di Bianca Carretto

I venti di guerra sono presenti, con nubi minacciose, in tutti gli incontri di bilancio che i capi delle case automobilistiche stanno fronteggiando in questi giorni. Bmw, la casa premium della Baviera, non aveva risentito né della carenza di semiconduttori né della pandemia, nel 2021 ha venduto 2,52 milioni di veicoli (più 8,4% rispetto al 2020, di cui 100mila solo elettrici), registrando un margine di profitto  del 10,3%, mai così alto dal 2017, tanto da riportare un utile di 16miliardi  di euro. È difficile comunque festeggiare, quando si teme che, in particolare per tutto il primo semestre dell’anno, potranno esserci interruzioni della produzione, dovute proprio alla guerra in Ucraina ma la teutonica casa non si arrende e spera di immatricolare anche nel corso del 2022, almeno 2,5 milioni di veicoli. Certo, gli stabilimenti sono stati chiusi per alcuni giorni ma Monaco riaprirà a breve come anche Dingolfing, in Germania, poiché sono stati rintracciati altri fornitori per i cablaggi che provenivano, abitualmente, dall’ovest dell’Ucraina. Oliver Zipse, il ceo di Bmw parlava, le sue parole si rasserenavano, dimenticando gli aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia, quando, alle sue spalle si rincorrevano le immagini della futura generazione della serie7, la potente ammiraglia in cui pulserà un motore elettrico da 600 cavalli che consentirà di viaggiare in assoluta autonomia per oltre 600 chilometri. Il costruttore ha l’obiettivo di immatricolare almeno 2milioni di elettriche, entro il 2025 (il 25% forse vendute  on line), per raggiungere l’equilibrio di una bilancia che vedrà, nel 2030, il 50% di veicoli ad emissioni zero, tra cui le nuove Mini e le Roll-Royce, anche queste elettriche. Seguiranno anche altre versioni ibride plug-in, perché “continueremo a produrre auto che rispettino le normative euro7, con motori endotermici, sino a quando i mercati lo richiederanno”. E come non ricordare gli accordi  appena firmati con Qualcomm e Arriver, per sviluppare software dedicati alla guida autonoma, o l’acquisizione di Alpina, specializzata nel tuning, diventata parte integrante del gruppo Bmw. Con la forza di chi è pronto a combattere, muro contro muro, Zipse, ha anche annunciato la trasformazione dei propri stabilimenti in iFactory, tutti, naturalmente, ecosostenibili e superconnessi, anche il futuro Debrecen, in Ungheria che aprirà nel 2025, in cui verrà installata la nuova piattaforma, super tecnologica, Neue Klasse, da cui nascerà anche la prossima Bmw Serie 3.

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