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Mar 21 ACEA: L’EUROPA DEVE FARE DI PIÙ

In vista del vertice del Consiglio europeo di questa settimana, in cui i leader dell’Ue affronteranno il tema della competitività dell’Unione Europea, il direttore generale dell’Acea, Sigrid de Vries, ha dichiarato: “Una delle principali sfide per il settore automobilistico negli ultimi anni è stata la mole di nuove leggi, che vanno dalla riduzione delle emissioni di Co2 all’incorporazione di criteri di sostenibilità nella legislazione automobilistica. Sebbene la legittimità di queste iniziative non sia in discussione e l’industria investa fortemente per raggiungere gli obiettivi prefissati, l’Europa può e deve fare di più affinché la legislazione sia coerente, realizzabile e competitiva in un contesto globale”.

“La recente proposta Euro 7 sulle emissioni inquinanti è un esempio lampante di una normativa che aggiungerà complessità e incertezza alle decisioni chiave e agli investimenti dei produttori di veicoli europei, senza apportare i benefici ambientali che dichiara di voler garantire”, ha proseguito.

Lo standard Euro 6 attualmente in vigore, insieme all’aumento dei veicoli elettrici, ha il potenziale di ridurre le emissioni di NOx dell’80% entro il 2035 rispetto al 2020. La proposta Euro 7 comporterebbe al massimo 4 punti in più per le automobili e 2 punti in più per i camion. Questo impatto marginale avrebbe un costo elevato: l’Acea stima che la proposta Euro 7 porterebbe a un aumento medio di 2.000 euro del prezzo di un’auto nuova. Ciò significa che molte persone sarebbero costrette a prolungare la vita delle loro vecchie auto, con un effetto controproducente sull’ambiente e sul clima”.

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