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Nov 21 ALPI PRESENTA LA NUOVA COLLABORAZIONE CON RON ARAD

ALPI presenta il risultato della nuova collaborazione con Ron Arad intitolata If I were a carpenter. La mostra mette in scena l’interpretazione del legno ALPI secondo la visione anticonvenzionale dell’architetto e designer e israeliano Ron Arad.

Arad, con la collaborazione del dipartimento di ricerca di ALPI, mette a nudo tre dei suoi più iconici arredi, ne estrae l’essenza e li interpreta con i legni ALPI. Tre strutture in legno che plasmano il volume in un gioco tridimensionale di forme e colori. Partendo dai progetti delle sedute “Big Easy”, “Voido”, “Thumbprint” nascono i tre nuovi oggetti protagonisti della mostra If I were a Carpenter.

If I Were A Carpenter – Big Easy s’ispira all’iconica poltrona in acciaio Big Easy disegnata nel 1988 e considerata dai critici una vera e propria opera d’arte più che un prodotto industriale, una poltrona di dimensioni imponenti, fatta di linee morbide, due grandi braccioli e forme sinuose, il tutto concepito come un corpo monoblocco.
Il legno è proposto in due cromie: rosso su un lato e nero sull’altro. L’effetto è illusorio e mutevole, la tonalità e la percezione dell’oggetto mutano in base al punto di vista dell’osservatore.

If I Were A Carpenter – Oh Void: Le forme sinuose e morbide, tipiche dello stile di Ron Arad, caratterizzano anche questo oggetto che si ispira alla famosa poltrona a dondolo Voido. Un prodotto apparentemente semplice ma che in realtà cela una grande complessità progettuale e costruttiva. Il legno è proposto in due cromie: rosso su un lato e blu sull’altro. L’effetto è illusorio e mutevole, la tonalità e la percezione dell’oggetto mutano in base al punto di vista dell’osservatore o alla posizione oscillatoria dell’oggetto.

If I Were A Carpenter – Southern Hemisphere: Come a ricordare un guscio, questa seduta basculante riproduce uno degli oggetti più apprezzati di Ron Arad, la poltrona-scultura Thumbprint, riconosciuta come opera d’arte e presente nella collezione del MoMa di New York. ALPI e il designer ne costruiscono una nuova versione, fatta con lo stesso principio costruttivo degli altri oggetti in mostra, in listelli in legno sagomati e incastrati tra loro in una composizione minuziosamente studiata.
Il legno è proposto in due cromie: nero su un lato e grigio chiaro sull’altro. L’effetto è illusorio e mutevole. La tonalità e la percezione dell’oggetto mutano in base al punto di vista dell’osservatore.

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