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Ott 02 ALVISI KIRIMOTO CONSEGNA A CAMERINO LA NUOVA ACCADEMIA DELLA MUSICA

di Redazione

Alvisi Kirimoto consegna a Camerino la nuova Accademia della Musica, portando a compimento il progetto iniziale del giovane studio Harcome, e imprimendo alla struttura una significativa veste contemporanea. Realizzata nel rispetto della tempistica prevista di soli 150 giorni lavorativi, la ricostruzione si colloca come terzo intervento post-sisma centro Italia 2016 promosso dalla Andrea Bocelli Foundation a favore dell’area, tra le più colpite dagli eventi tellurici. Il progetto non solo restituisce a Camerino la locale Accademia Musicale, volta ad accogliere oltre 160 studenti e le tante iniziative culturali della comunità, ma dota la città universitaria di una nuova identità architettonica.

Dalle linee pulite ed eleganti, l’edificio, che si sviluppa su due livelli per un totale di 700 mq, si distingue per la sua pelle eterea in pannelli bianchi di lamiera caratterizzata da forature regolari di dimensione variabile. Ispirato alla rarefazione e al dinamismo delle nuvole, il volume inclinato, adagiato sul declivio del terreno e su una cortina vetrata scandita da pilastri grigi, si dissolve nel contesto.
La facciata nord, visibile dalla strada e dal giardino superiore, presenta il volume come una scatola, con i pannelli sospesi a poche decine di centimetri dal terreno. I due prospetti laterali, invece, ne tradiscono l’inclinazione e la pendenza del terreno. A sud, la pelle che avvolge il volume si interrompe, rivelando il piano terra vetrato dietro cui si cela l’auditorium, affacciato sul centro storico di Camerino. Il dicromatismo del prospetto, dato dal grigio scuro della struttura esterna e degli infissi e dal bianco del rivestimento di lamiera, delinea un volume leggiadro ma risoluto, perfettamente integrato nel contesto e al tempo stesso iconico nello skyline cittadino. Un giardino ombreggiato e la piazza inferiore, costituiscono nuovi spazi aperti a disposizione della comunità.

Il progetto degli interni dell’auditorium, volto a valorizzare lo spazio nonostante le dimensioni contenute, si caratterizza per l’uso dinamico dei materiali. Da un lato il legno di rovere di molteplici superfici ed elementi che compongono la sala, come i pannelli sospesi dalle differenti inclinazioni, i listelli circolari, i pannelli che emergono dalla parete laterale, il fondale interamente ricoperto di legno ed il palco centrale con i suoi pannelli rotanti. Dall’altro il cemento, che definisce le superfici principali che forgiano la struttura, dal pavimento in gres, alla parete di fondo verso al foyer, dal solaio superiore a vista fino agli elementi strutturali. La platea da 180 posti si sviluppa su tre settori, mentre nella zona laterale il percorso degli artisti si inserisce tra i pannelli di legno a parete ed i listelli a tutta altezza, che come le canne di un organo, ritmano lo spazio secondo un’alternanza di pieni e di vuoti. La parete di fondo, interamente trasparente, mette in connessione diretta l’auditorium con il foyer, ampliando la percezione dello spazio. Nel foyer, listelli lignei rettangolari si stagliano dalla parete di fondo fino al controsoffitto, che si inclina verso la facciata di ingresso, seguendo la tensione definita dalla giacitura del volume della pelle bianca esterna.

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