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Apr 27 Ancma: strade libere alle due ruote

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Fase 2: il mondo delle due ruote si fa sentire: Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo ed Accessori), sostiene che anch’esso deve essere supportato a dovere.

Non basta pensare solo a chi, nella fase della ripartenza, userà di più la bicicletta perché ci sono anche i motociclisti il cui numero, causa di forza maggiore, aumenterà sensibilmente a discapito dell’utilizzo dei mezzi pubblici.

“È un’ottima idea quella di prevedere agevolazioni per l’e-bike, le bici e i monopattini – dichiara Magri – ma il ritorno in strada dopo il lockdown sarà ragionevolmente contraddistinto da un nuovo protagonismo delle due ruote a tutto tondo nella mobilità individuale, soprattutto nei grandi centri urbani. Per questo chiediamo che forme di incentivo all’acquisto di carattere economico o fiscale siano previste anche per ciclomotori e moto”.

Secondo alcune indiscrezioni sembra che il governo stia definendo per la Fase 2 incentivi per incrementare e favorire l’acquisto di biciclette tradizionali e a pedalata assistita. Ma ciò non basta: nei giorni scorsi Magri ha ricordato che “ci sono già sul piatto 255 milioni di euro, ancora inutilizzati, per sostenere le misure dal ‘Decreto Clima’, che prevedono contributi fino a 1500 euro per l’acquisto di bici tradizionali ed e-bike a fronte di una rottamazione di veicoli più inquinanti”. Insomma, bisogna fare di più. Anche perché, conclude Magri: “crediamo sia necessario armonizzare le misure e prevedere un piano strutturale di incentivazione all’acquisto sul breve periodo in grado di valorizzare le caratteristiche di tutta la mobilità su due ruote: distanziamento sociale, maggiore sostenibilità ambientale, maggiore velocità di percorrenza e facilità di parcheggio, predisposizione all’intermodalità e minore impatto sul traffico urbano”.

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