L’esposizione proposta per la galleria Art Studio San Lorenzo presenta due progetti strettamente interconnessi, The Beauty and the Bane e Dysmorphia, che indagano il conflitto contemporaneo tra bellezza, identità e trasformazione.
Il lavoro di Schiavano nasce come reazione al proprio percorso nella fotografia commerciale, in particolare nel settore della cosmetica, dove ha collaborato con noti brand per la realizzazione di campagne visive ad alto impatto estetico.
Questo background si riflette nella sua attuale ricerca artistica, in contrasto con l’ideale patinato di bellezza artificiale. Attraverso un processo definito dall’artista stesso “Fotomorfia”, le fotografie originarie vengono trasformate in opere uniche e non riproducibili, grazie all’uso di oli, vernici, materiali abrasivi e interventi manuali incisivi. Ogni graffio, ogni segno, ogni alterazione diventa un atto di ribellione e al tempo stesso una rivelazione simbolica, in un gesto che non distrugge ma svela nuove stratificazioni del reale.
Nel progetto The Beauty and the Bane, la bellezza viene decostruita, messa in discussione, per denunciare l’omologazione visiva e la perdita dell’autenticità. Dysmorphia, invece, esplora la distorsione dell’immagine corporea e la fragilità identitaria. Le figure appaiono in dissolvenza, frammentate, come riflessi liquidi: immagini che suggeriscono una tensione continua tra ciò che siamo e ciò che crediamo di dover essere. La dismorfia corporea diventa così una metafora visiva potente della nostra epoca.