Lusso, calma e voluttà. Il trittico semantico non è una formula benaugurante per chi si avvicina alla stagione estiva, ma il nome dell’omonimo dipinto di Matisse, realizzato nel 1904, versione costiera della Colazione sull’erba del collega Paul Manet. Quel quadro è oggi considerato reliquia fondante del movimento del fauvismo, nel quale l’uso del colore è fortemente influenzato dagli squarci di Saint Tropez, dove Matisse trascorreva il tempo lavorando insieme agli amici impressionisti Henri-Edmond Cross e Paul Signac. Un’esplosione cromatica che riesce ad essere al contempo controllata e seducente, alla quale BLAZÉ Milano si ispira per la stagione estiva, fortemente modellata su quell’atmosfera languida e rilassata che si respira proprio tra le cittadine di una immaginaria riviera.
In questo caso, però, l’arcobaleno cromatico è meno deflagrante, e si costruisce su basi neutre ravvivate da punte di colore, dal blu nautical al più profondo blu Montecarlo, passando per un rosa tenue e un rosso acceso, omaggio tonale a Matisse, che lo usava senza parsimonia, e che, in questa collezione rivive nei jeans a gamba dritta con le impunture a contrasto color tabacco, nelle Berbere Shirt con il cavalluccio simbolo del brand ricamato, nei pantaloni, nelle gonne a matita in suede e persino nelle cinture in nappa intrecciata, con la fibbia dalla silhouette che richiama la Smiley pocket, icona del brand.
A colorarsi di rosso è anche il beachwear, introdotto in collezione da questa stagione estiva: il bikini si arricchisce di una placca tartarugata, mentre il modello intero ha una sgambatura e uno scollo profondo, a riecheggiare l’estetica degli Anni 80, quando persino la principessa Carolina di Monaco si faceva fotografare da Helmut Newton, immersa in una piscina, i capelli bagnati tirati all’indietro, il viso imperlato d’acqua e un collier prezioso a incorniciarne la bellezza aristocratica, algida e però venata di malia. Il tributo agli Anni 80 riecheggia nei volumi boxy delle giacche, come la Lola Jacket, bolero con revers maschili, e nelle gonne strette in vita con abbottonatura centrale, con pence profonde, così come negli Shamo bolero melange e maxi bottoni dorati. La contemporaneità risultante è figlia della scelta dei tessuti naturali, lini, sete e viscose dalla morbidezza fluida, indossabile senza sforzo 24/7, dall’ufficio al beach club. È il caso del gessato estivo con righe color salvia, in lino, viscosa e seta, declinato nel modello Everyday blazer sfoderato, da indossare con gli Husul shorts, così come nell’Everynight blazer in seta, lino e cotone, che richiama il tessuto operato degli asciugamani da sfoggiare sulla riva.
Da sempre a suo agio con il suo lato tomboy, la donna BLAZÉ Milano non disdegna motivi e fantasie dell’armadio di lui su completi da ufficio, che siano i pantaloni morbidi con gamba dritta e pence centrale su tessuti operati o il microcheck dei doppiopetto quattro bottoni, passando per i tre pezzi con gilet dall’abbottonatura maschile. È però quando la sera prende il sopravvento che esprime il suo temperamento femmineo, tra Konik skirt con nodo in vita e spacchi centrali dalle stampe pois su una base di crêpe de chine e i vestiti lunghi. Le luxe bon bon con paillettes dall’effetto bagnato, così come jumpsuit con short a palloncino e scollo all’americana. Consacrando il suo guardaroba ad un’estate da vivere nel nome di Matisse, con calma, lusso, e voluttà.