L’intelligenza artificiale è stato il tema al centro delle tesi di laurea premiate durante il XIII Premio Gelmi, svoltosi lo scorso 30 gennaio presso l’Auditorium Bosch di Milano. In particolare, gli studenti che hanno presentato la candidatura hanno analizzato all’interno del proprio elaborato il potenziale trasformativo dell’IA in vari settori, analizzando opportunità, sfide etiche e legali, ma anche i rischi associati al suo sviluppo e al suo utilizzo. L’iniziativa è organizzata ogni anno da Bosch in ricordo di Maurizio Gelmi, HR Administration e Legal Manager del Gruppo Bosch in Italia, scomparso prematuramente nel 2012 dopo aver dedicato tempo e passione ai giovani, stimolandoli a perseguire i propri sogni.
Attraverso questo premio, Bosch, da sempre in prima linea per orientare e promuovere il talento dei ragazzi, ha erogato due borse di studio agli autori delle migliori tesi di laurea triennale e magistrale basate sul tema “L’Intelligenza Artificiale: sfide, opportunità e rischi”.Per la categoria lauree triennali si è aggiudicato il premio di 2.000 euro Domenico Sosta, laureato in Informatica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi dal titolo “Large Language Models: Potenzialità, Analisi delle Prompt Injections e Relative Contromisure”. Per la categoria tesi magistrali, invece, ha ottenuto una borsa di studio di 3.000 euro Irene Rocchesso, che ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Trento con una tesi intitolata “Artificial Intelligence and Neurotechnology: The Legal Challenges of the New Frontiers of Human-Machine Symbiosis”.