All’interno del progetto continuativo di Byredo che vede la realizzazione di retrospettive sulle fragranze più amate del brand, il fondatore e direttore creativo Ben Gorham rivisita la forza e la resilienza di Mojave Ghost per celebrare il decimo anniversario del suo lancio.
Dopo il capitolo di apertura che esplorava la forza innata del fiore fantasma, la seconda serie dipinge un ritratto intimo della composizione olfattiva della fragranza.
Crescendo sotto il sole cocente del deserto, la rigogliosa fioritura del Mojave Ghost dimostra la smodata forza di volontà di questo fiore, fragile ma indistruttibile in un terreno spietato.
Il secondo capitolo del progetto vuole essere una resa tattile del fiore fantasma, rivelata attraverso un profondo senso di coinvolgimento tra il soggetto – Amelia Gray – e l’ambiente di questa terra primordiale, fotografata dal talento visionario di Harley Weir.
Inquadrato nel deserto dell’anima, il fiore fantasma emerge come una forma pallida, posata sulla terra arsa e arida, in giganteschi fiori che avvolgono il corpo, fondendosi l’uno all’altro in simbiosi.
I contrasti drammatici degli scatti delineano l’aspetto etereo del fiore contrapposto alla sua natura forte e resiliente. Nonostante l’ambiente arido e l’incapacità di produrre nettare, il fiore fantasma – Mohavea confertiflora – mantiene la sua perfetta e maestosa bellezza prosperando anno dopo anno.
