Caffè Moak, storica azienda italiana fondata nel 1967 da Giovanni Spadola, introduce un’innovativa applicazione del caffè nel mondo della cosmesi, trasformando il silverskin, noto anche come “pelle argentata” o argentea, la sottile pellicola che avvolge il chicco verde, in un ingrediente prezioso per la cura della pelle. Questo sottoprodotto della tostatura, finora poco valorizzato, diventa oggi l’elemento distintivo di una nuova linea di trattamenti che esaltano le proprietà naturali del caffè, combinando ricerca, tradizione e benessere. Un modo per dare nuova vita a ogni parte del chicco, valorizzandone tutte le potenzialità.
Ogni anno, l’industria della torrefazione produce tonnellate di silverskin, una sottile pellicola che si stacca dai chicchi durante la tostatura e che fino a oggi non trovava un impiego strutturato. Studi recenti hanno dimostrato che questa membrana è ricca di antiossidanti, xantine e derivati naturali della caffeina, con proprietà che favoriscono la protezione della pelle, contrastano i radicali liberi e stimolano la microcircolazione, rendendola un ingrediente interessante per la cosmetica. Attraverso un innovativo processo di estrazione a CO₂ supercritica, che non richiede solventi chimici e consente di mantenere intatti i principi attivi, il coffee silverskin viene trasformato in un ingrediente funzionale per trattamenti skincare. Questa lavorazione non solo valorizza un elemento precedentemente inutilizzato, ma riduce anche gli sprechi legati alla produzione del caffè, inserendosi in un approccio che ottimizza le risorse e minimizza l’impatto ambientale.
Dalla ricerca di Caffè Moak prende vita un esclusivo rituale spa che unisce il potere rigenerante del caffè a un’esperienza sensoriale unica.