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Feb 13 #CALCIOLAND COPPA ITALIA: SAN SIRO RESUSCITA IL NAPOLI E CONDANNA UN’INTER SPENTA

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Probabilmente la Coppa Italia cambia le carte in tavole rispetto al campionato. L’Inter che ha battuto il Milan è sparita a San Siro nella partita di andata della Coppa nazionale. Anche il Napoli, sconfitto in casa dal Lecce in campionato, è sparito a San Siro trasformato in squadra vera, forte nel possesso palla a centrocampo, cinico nel portare gli attacchi uno dei quali concluso da Fabio Ruiz con un gol arcobaleno. Già, i miracolosi colori dell’iride, sbocciati di notte sul cielo partenopeo in quel di Milano, hanno indicato che Gattuso, piano piano, sta risolvendo le questioni interne fra giocatori e società e le questioni del campo: a San Siro il suo 4-1-4-1 ha disorientato l’Inter proposta da Conte con Sensi a centrocampo insieme a Barella e la solita regia di Brozovic apparso però alquanto abulico, quasi svogliato: come non gliene importasse granché della Coppa Italia e pensasse piuttosto alla partita di domenica contro la Lazio a Roma. E Sensi, ancora preoccupato per i suoi acciacchi, è l’ombra del giocatore determinante dell’inizio campionato: mi è parso giocatore che non voglia farsi ancora male e perdere il treno per il campionato d’Europa con la Nazionale. Chissà perché, Conte tiene in panchina Eriksen, proponendolo solo quando le cose sono in pericolo. Il danese è di altissima categoria, quando lui è in campo il gioco è più preciso, più veloce e più profondo. Schierandolo, Conte obbligherebbe gli avversari a prendersi cura di lui con difese non facili contro un elemento che ha nel tiro, in movimento oppure sulle punizione, di estrema efficacia. Inoltre Eriksen è giocatore mobile, non da riferimento in qualunque parte del campo si trovi. Quando non c’è stato lui, contro il Napoli è capitato per i primi 66 minuti di gioco, l’Inter mi è parsa farraginosa, incapace di verticalizzare, di portare palla per gli attacchi che, a dire il vero, non hanno avuto in Lukaku il solito elemento devastante. Lukaku ha sempre giocato finora, anche un colosso come lui deve ogni tanto tirare il fiato. Il rientrante Lautaro Martinez si è dato molto da fare, più volte atterrato in modo particolarmente duro da Manolas e Diemme a turno, con l’arbitro Calvarese ostinatamente restio a tirar fuori il giallo.

 

Ma tant’è, l’Inter come dicevo non è stata l’Inter del campionato. Il Napoli, invece, ha giocato una gran partita a centrocampo. Non è giunto molte volte dalle parti di Padelli (innocente sull’eurogol di Fabio Ruiz) ma ha dato sempre l’impressione di controllare l’incontro. Una difesa particolarmente “feroce”, che Calvarese ha sempre assolto anche quando non avrebbe dovuto, ha fatto da cerniera a Ostina che in un paio di occasioni si è superato. Sinceramente c’è da sperare che il Napoli giochi al San Paolo contro il Barcellona in Champions come ha giocato a San Siro, magari meglio. E che riprenda il suo posto in campionato, che non è in retrovia ma al vertice della classifica.

 

 

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