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Set 21 #CALCIOLAND – BENE JUVENTUS E NAPOLI, STASERA MILAN-BOLOGNA. GAFFE FEDERCALCIO: NON ONORA FINO FINI PER 30 ANNI RESPONSABILE DI COVERCIANO

di Nestore Morosini

Una buona Juventus ha battuto 3-0 una Sampdoria molle al limite della rinuncia, scarsa di personalità e di qualità nelle doti tecniche. Almeno così è sembrata la squadra di Claudio Ranieri che si è arrabbiato non poco al punto da ammettere “questa non è la Sampdoria che conosco e che mi aspetto”. Con avversari più consistenti, Roma e Napoli nelle prossime due giornate, si potrà valutare con maggiore precisione la squadra dell’esordiente allenatore Andrea Pirlo, ma resta il fatto che gli inserimenti fatti rispetto all’anno scorso (Kulusevski e McKinney più il quasi esordiente esterno ventunenne Farabotta) e la disposizione alla mobilità di Rabiot e Ramsey hanno dato alla Juve miglior copertura della difesa. Da considerare anche che la squadra bianconera ha in batteria anche Dybala e Dzeko più l’esterno Pellegrini che però è sul mercato. Due reti di Kulusevski e una di Ronaldo (che se ne è mangiate altre sue) hanno messo ko la Samp. Ranieri nella ripresa ha inserito Quagliarella e Ramirez per avere più qualità: ma Bonucci e Chiellini, che sembra stia ritrovando la condizione dopo il grave infortunio, hanno concesso un paio di occasioni risultare più velleitarie che altro.


Styasera Milan-Bologna chiuderà la prima giornata in attesa dei recuperi Benevento-Inter e Lazio-Atalanta, il vero big match della prima giornata. In sintesi gli altri incontri. FIORENTINA-TORINO. La vittoria viola è ineccepibile in virtù di un secondo tempo nettamente superiore a quello dei granata del neo allenatore Giampaolo. Nella prima parte di gara l’arbitro Abisso ha inspiegabilmente tollerato la marcatura violenta di Milenkovic su Belotti: in almeno tre occasioni il difensore serbo avrebbe dovuto essere ammonito e, di conseguenza, espulso. All’abulia della Viola nella prima frazione, ha fatto riscontro un gioco vivacissimo nella seconda: Chiesa e Castrovilli si sono mossi secondo le loro qualità tecniche e da una loro combinazione è nato il gol della vittoria segnato dalla mezzala. Nel Torino, eccellente Sirigu completamente nullo Zaza, quasi nullo Verdi. La società granata dovrebbe intervenire sul mercato per dare a Belotti un aiuto più consistente di quello che ha avuto a Firenze. Per esempio, chiedere il prestito di Sebastiano Esposito all’Inter.


PARMA-NAPOLI. Partita vinta dalla squadra di Gattuso con due reti dei suoi uomini più popolari, Mertens e Insigne. Non è che sia stato un incontro saltante (l’arbitro Mariani non ha faticato a tenerlo in pugno) ma agli attacchi del Napoli il Parma ha opposto molto poco: la partenza di Kulusevski verso la Juventus diventerà determinante nel cammino del Parma: Cornelius e Inglese, schierati da Liverani anche lui neo allenatore, hanno bisogno di un trequartista più di ruolo che non Kucka. Il ko arrivato del Parma, comunque, è arrivato solo nel secondo tempo, quando l’ingresso di Osimhen ha spostato gli equilibri verso la squadra di Gattuso.


GENOA-CROTONE. Prolifico avvio di campionato per il Genoa che rifila quattro pappine al Crotone: a segno Destro Pandev e i nuovi arrivati Zappacosta e Pjaca ufficializzati solo ieri. Zappacosta è stato lanciato dall’inizio a destra, pur avendo con un solo allenamento nelle gambe, insieme agli altri nuovi Badelj e Zajc.


VERONA-ROMA. Solo pali (due del Verona e uno della Roma) e niente gol con il veronese Di Carmine che, tutto solo, di testa ha sprecato un’occasione super clamorosa. Di speciale solo Spinazzola le cui accelerazioni sulla fascia sinistra hanno messo in gravissima difficoltà la retroguardia veronese, priva ovviamente di Kumbulla passato qualche giorno fa in giallorosso. Mi chiedo: perché mai lo scambio con Politano sia andato a monte dopo le visite mediche sostenuto dall’esterno a Milano. Spinazzola gioca nella Roma, ed è quasi sempre il migliore in campo, in Nazionale ha dimostrato le stesse qualità che mette in campo con la squadra di club. E allora? Misteri del mercato del calcio!


SASSUOLO-CAGLIARI. Partita piacevole fra due squadre che non dovrebbero avere problemi a salvarsi con anticipo sulla fine del campionato. Il pareggio, 1-1, è arrivato nel finale dopo attacchi alterni e molti duelli a centrocampo. Il Cagliari è passato in vantaggio grazie a una rete di testa in tuffo di Simeone al 77.mo: Joao Pedro sulla sinistra pennella un traversone per il centravanti libero in mezzo ai due centrali. Dieci minuti dopo è arrivato il gol emiliano da una magistrale punizione dai venti metri di Bourubia sulla quale il portiere Cragno si muove un po’ in ritardo. Ma il pareggio è risultato giusto.


La Federcalcio, il cui presidente Gravina è molto impegnato a distruggere l’essenza della serie A, ha commesso una gaffe imperdonabile scordandosi il minuto di silenzio sui campi per onorare la memoria di Fino Fini, leggendario responsabile per trent’anni del Centrotecnico di Coverciano.

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