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Apr 22 #CALCIOLAND-IL CALCIO PARLA COL GOVERNO E LITIGA CON LE TELEVISIONI. E LUKAKU RIVELA LE STRANE FEBBRI INTERISTE

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Ripartire con il calcio, ma come? Senza avventure pericolose, in sicurezza dice Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, che ha esposto al Senato il suo programma per rilanciare lo sport. “Ci si sta concentrando sulla ripresa dei campionati di calcio, ma lo sport non è solo il calcio – ha detto il Ministro – e il calcio non corrisponde soltanto alla Serie A. Dopo quest’emergenza dovremo riorganizzare questo settore, per garantire ai collaboratori sportivi un bonus che permetta loro di essere trattati alla pari di tanti altri lavoratori. Incontrerò tutti i rappresentanti del mondo del calcio e della Figc, c’è la necessità di ripartire per quello che è l’enorme valore economico e sociale del mondo dello sport. Da parte nostra c’è grande volontà di spingere per la ripartenza, ma il primo obiettivo è quello di garantire la tutela della salute dei nostri cittadini. È nostra intenzione allora studiare un programma che permetta di ripartire con gli allenamenti dal prossimo 4 maggio, per poi ragionare sulla ripresa dei campionati, mettendo sempre in cima ai nostri pensieri la salute degli addetti ai lavori”.

La voglia di tornare a giocare espressa al Governo ha uno scopo ben preciso, scopo che ha unito tutti i presidenti in un fronte comune contro le televisioni: avere i 156 milioni di euro, che rappresentano l’ultima rata della stagione che le televisioni non hanno ancora pagato. Se fossero i vertici del calcio italiano a stoppare la Serie A, ci sarebbe un’inadempienza contrattuale che permetterebbe alle tv di non versare quei 156 milioni di euro. Al contrario, il contratto  prevede il pagamento delle TV se il campionato dovesse fermarsi per cause di forza maggiore. Perciò, la Lega calcio ha passato la patata al Governo. Sky ha inviato una lettera, nella quale specifica sia i danni quantificati dallo stop al campionato sia la volontà di cominciare una trattativa che riguardi la prossima stagione. In caso di ripresa del campionato, verranno versati i 156 milioni, ma si chiederà uno sconto del 15% sulle riprese del prossimo campionato (circa 140 milioni), visto che ci sarà un calendario compresso e poco attraente in termini di pubblicità. Nella lettera, però, è specificato che se non si dovesse ripartire, Sky e Dazn, viste le perdite, non riuscirebbero a pagare la tranche rimanente. Contrariamente al muro contro muro italiano che potrebbe portare Lega e televisioni in tribunale, in Bundesliga e in Premier si cerca il compromesso.

Mentre la politica discute, Uefa e Fifa cercano di far quadrare il calendario. Come scrive la Repubblica, l’Uefa ha comunicato alle federazione che nel comitato esecutivo si voterà per chiudere entro il 3 agosto i campionati nazionali. L’Uefa ha già in animo di cambiare formato, coi playoff che non sono più tabù. Le  competizioni europee  si disputeranno nelle tre settimane successive, con finale di Champions al 29 agosto. Il tutto, naturalmente, in dipendenza dall’evolversi della pandemia di Coronavirus. La Fifa, dal canto suo, spinge per un altro calendario: l’attuale stagione da concludere a ottobre e via a inizio dicembre con quella del 2020 che poi seguirà l’anno solare, interrompendosi quindi in estate per Europeo, Coppa America e Olimpiadi, mantenendo la stessa forma per il 2022, con il Mondiale del Qatar in mezzo.
Intanto per quel che riguarda le nostre squadre, qualcosa dev’essere accaduto a gennaio e l’ipotesi che il Covid-19 già girasse per l’Italia è avvalorata dall’intervista shoc di Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, in una diretta Instagram su Vier con Kat Kerkhofs, presentatrice belga e moglie dell’attaccante del Napoli, Dries Mertens​.  “A dicembre – ha spiegato Lukaku – ci hanno concesso una settimana libera e giuro che quando siamo tornati, 23 giocatori su 25 erano malati. Non è uno scherzo. Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori ha dovuto lasciare il campo. Non riusciva a proseguire e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre, ricordo che ero anche infastidito. Quando mi sono riscaldato, sono diventato molto più caldo del solito. Non prendevo la febbre da anni. Dopo la partita c’è stata un’altra cena con gli ospiti di Puma in programma, ma ho ringraziato e sono andato dritto a letto. Non abbiamo mai svolto alcun test per il virus in quel momento, quindi non sapremo mai con certezza se lo abbiamo contratto o meno”. Il giocatore uscito per malore dopo 25 minuti era Skriniar, un colosso. L’Inter, perciò, farebbe bene a controllare chi dei suoi giocatori, adesso, ha gli anticorpi del Coronavirus e stabilire se qualcuno di loro è immune.

Intanto è in atto la sfida fra Inter (Zhang Jindong ha dichiarato che Suning ha avuto un fatturato di 35 miliardi di euro per 1,28 di utile) e Tottenham per il centrocampista brasiliano del Barcellona Arthur. L’Inter avrebbe sul piatto Lautaro Martinez, qualora l’argentino voglia trasferirsi; mentre per il Tottenham, il centrocampista Tanguy Ndombele potrebbe essere il giocatore giusto nella mente dei blaugrana. Al momento, solo tre sono i giocatori che si possono definire incedibili: il portiere Ter Stegen, il centrocampista De Jong e Leo Messi. Arthur no, il brasiliano è costato 40 milioni ma non ha reso per come ci si aspettasse, anche per via di diversi infortuni. Inter e Tottenham in agguato e sarà sfida.

Gigi Buffon e la Juventus ancora insieme. Nel corso di un colloquio tra Andrea Agnelli, presidente dei bianconeri, e il numero 77 juventino, tornato la scorsa estate dopo un anno di esilio al Paris Saint-Germain, accetterà di restare come secondo portiere al fianco dell’allenatore, per continuare a essere uomo spogliatoio. Come scrive la Gazzetta dello Sport, il presidente Agnelli ha detto a Buffon: “Vogliamo che tu sia ancora uno dei nostri”. E la risposta di Buffon è stata: “Se voi siete sicuri che sia la scelta giusta, sono felice di continuare”. Buffon andrà a guadagnare quanto percepito quest’anno, 1,5 milioni di euro, e con la prossima metterà insieme la 26esima stagione tra i professionisti staccando Totti e Maldini diventando il primo di questa particolare classifica.

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