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Lug 09 #CALCIOLAND – L’ATALANTA NON SI FERMA, SORPASSA L’INTER E MINACCIA LA LAZIO

Batte la Samp, con un po’ di fatica, sorpassa l’Inter e minaccia il secondo posto della Lazio in classifica. Nessuno – grande, media, piccola squadra – riesce a fermare l’Atalanta. E non è chimera, per Gian Piero Gasperini, puntare anche alla Juventus che incontrerà sabato con un giorno di riposo in meno rispetto ai bianconeri. Il tecnico atalantino, lo ha confessato dopo il 2-0 alla Sampdoria, pensa al “carpe diem”: e tutto quel che riceve è benedetto. In più, ha già conquistato la final eight della Champions, gare secche che verranno disputate tutte a Lisbona, il sorteggio dei quarti avverrà domani a Nyon. “Sento che prenderemo una delle vincenti”, ha confessato sorridendo: e ha fatto capire che arrivati a questo punto, chi capita capita l’Atalanta giocherà le proprie carte. Siamo di fronte a una squadra che gioca sempre per fare gol, è l’unica italiana che in campionato ha segnato sempre contro tutte le avversarie: perché dovrebbe aver paura di non segnare anche contro una straniera? Ma Gasperini non pensa solo alla Champions, pensa anche a quel che succederà se vincerà a Torino: sarà a tiro di schioppo anche della Juventus. E sognare, per lui e la Dea, non sarà più chimera.

Roma e Napoli hanno vinto rispettivamente contro Parma e, a Marassi, Genoa. All’Olimpico, Fabbri di Ravenna ignora un braccio largo di Macini, che tentava di anticipare Kucka, palla sul gomito, rigore da regolamento, ma l’arbitro va al Var e decide che trattasi di spalla e non di gomito: evidentemente Fabbri ha inventato la nuova… anatomia del corpo umano. Oppure un occhio alla Roma piuttosto che al Parma bisogna pur darla, è una squadra della Capitale!

Oggi tocca all’Inter sul temibile campo di Verona. Forse Conte cambierà la coppia d’attacco titolare, inserendo Sanchez al fianco di Lukaku con Lautaro in panchina. I media dicono che Antonio Conte confermerà Gagliardini in mediana. Se l’ex atalantino ripeterà le ultime penose esibizioni di campionato, il tecnico pugliese non potrà lamentarsi, come ha fatto dopo Sassuolo e Bologna, perché la colpa sarà sua.

 

 

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