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Lug 25 #CALCIOLAND – L’ATALANTA SBAGLIA IL RIGORE, IL MILAN SCHEGGIA IL PALO: PARTITA PIACEVOLE E 1-1 A SAN SIRO

Il Milan cercava i tre punti per superare la Roma, piazzarsi al quinto posto in classifica ed evitare i preliminari di Europa League 2020-2021. L’Atalanta cercava i tre punti per consolidare il secondo posto in classifica rispetto all’Inter, che oggi giocherà a Marassi col Genoa cercando il sorpasso, e incassare i circa 3 milioni in più del premio rispetto a chi arriva terzo. Insomma, qualche motivo importante c’era a far da sfondo all’incontro e le due squadre li hanno trovati in 90 minuti piacevoli da guardare, a tratti emozionanti come quando Malinovskyi ha sbagliato il calcio di rigore – per un pestone di Biglia sulla tibia destra dello stesso giocatore polacco – grazie alla freddezza di Donnarumma che è rimasto in piedi sino alla fine e ha parato il tiro abbastanza centrale. Si era sull’1-0 per il Milan con magia su punizione di Cahlanoglu, ancora una volta il migliore in campo fra i rossoneri, rivitalizzato da Stefano Pioli e irriconoscibile rispetto al giocatore che aveva cominciato il campionato impiegato, a volte, come esterno. Oggi il giocatore tedesco, di origine turca, è un organizzatore di gioco eccellente che si avvale di una grande “spalla”, quella di Ibrahimovic, per mettere i compagni in occasione da gol oppure fulminare i portieri, come ha fatto con l’atalantino Gollini, col calcio di punizione a giro da posizione molto defilata. Poi il solito Zapata ha pareggiato dopo una mischia in area sfruttata di forza. Sull’1-1 si è rimasti anche nella ripresa, Bonaventura subentrato a Biglia, ha scheggiato il palo di Gollini, Muriel non ha inciso.

 

Pur giocando con proprietà di palleggio, l’Atalanta mi è sembrata un po’ stanca. Pupo Gomez e Malinovskyi hanno indugiato troppo nel gioco personale, cercando a volte di uscire in dribbling da una doppia marcatura quando sarebbe stato facile non perdere il pallone passandolo a un compagno smarcato che nella squadra di Gasperini c’è sempre. Così la difesa del Milan non ha avuto altro pensiero che far la guardia a Zapata, a volte riuscendoci a volte no: ma è stato molto bello il duello ingaggiato dal colombiano, che sembra non accusare stanchezza, con i difensori di Pioli, Kyaer e Gabbia. L’ingresso di Muriel, in buona forma, non ha però inciso sul risultato come in altre occasioni: un paio di verticalizzazioni non sfruttate.

 

Stasera Genoa-Inter per la salvezza e per il secondo posto fra due formazioni molto diverse per caratura tecnica. Per l’attacco il tecnico rossoblù, Nicola, pensa a Pinamonti e Pandev, due ex. Mentre Conte, che non può disporre di Barella squalificato e de Vrij infortunato, dovrebbe confermare Ranocchia con Skriniar e Godin in difesa; Moses e Biraghi esterni con Candreva e Young in panchina; Lautaro Martinez, per dar riposo a Sanchez, e Lukaku davanti con Eriksen alle loro spalle a dettarne i tempi di gioco. Ma Conte è allenatore imprevedibile e potrebbe impiegare a centrocampo Borja Valero. Magari come trequartista al posto di Eriksen: ma sarebbe l’ennesima mancanza di coraggio.

 

Infine domani, altro round per il nono scudetto consecutivo della Juventus che ospita la Sampdoria, altra squadra rigenerata dall’allenatore, Claudio Ranieri. Sarri farà rientrare Bonucci in difesa; dovrebbe optare per  un centrocampo con Bentancur più Rabiot e Ramsey e per  lo stesso tridente d’attacco di Udine con Bernardeschi a destra. Dovrebbe bastare per il “finis”. Ha perso il derby, la Samp,  non è il Milan ma è sempre pericolosa con l’eterno, giovanissimo trentasettenne Fabio Quagliarella.

 

 

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