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Lug 21 #CALCIOLAND – LAZIO BATTUTA DA RONALDO E DYBALA, SZCZESNY PARA IL NONO SCUDETTO JUVE

La Juve non è eccezionale, lo sono invece Cristiano Ronaldo e Dybala che confezionano la vittoria bianconera su una Lazio vivace solo nel secondo tempo e sotto di due reti, la prima su rigore segnata da CR7 e la seconda arrivata da un’autentica magia dell’argentino che invece di tirare porge generosamente il pallone al portoghese che realizza a porta vuota portandosi a 30 gol in stagione (con 12 rigori). Fino ad allora la Lazio non mi era sembrata la squadra in grado di attaccare un primato che, all’inizio del lockdown, aveva la differenza di un punto. Dalla ripresa la Lazio ha sperperato le sue possibilità, dopo la sconfitta di ieri ha accumulato 11 punti di distacco dalla Juve e si trova in quarta posizione. E sì che il congegno inventato dalla Lega Calcio per far arrivare la squadra di Lotito al match decisivo di ieri era quanto mai favorevole, fatto di partite a intervalli più lunghi di Inter e Atalanta e quindi di riposi maggiori. Ma la Lazio, evidentemente, non ha avuto la forza di reagire a una situazione atletica che via via si è affievolita,  come invece ha avuto la Juventus in cui soprattutto Cristiano Ronaldo dopo un calo ha ripreso la sua consueta competitività fisica, grazie anche a un Dybala che Sarri si è ritrovato in forma eccezionale alla ripresa del campionato ma che evidentemente non ritiene che possa giocare da titolare come “falso 9” nella sua idea tattica perché Dybala era destinato alla panchina: il ko di Higuain nel riscaldamento gli ha consegnato la titolarità della maglia e l’argentino ha smentito il proprio allenatore con giocate paradisiache. Strakosha gli ha negato più volte il gol personale personale, ma il 2-0 di Ronaldo è stato solo ed esclusivo merito della Joya: e sì che il d.s. Paratici, nella scorsa estate aveva cercato di piazzarlo a destra e sinistra!

Come ho detto, non posso definire eccezionale la squadra Juventus di ieri, molto positiva sulla vivacità di Rabiot e sulla coppia di attaccanti ma, come accade da qualche settimana, in rendimento calante nei secondi tempi delle aprtite. Nel secondo tempo contro la Lazio, la difesa a volte ha scricchiolato, soprattutto in Bonucci; e il centrocampo della coppia Bentancur e Matuidi, con l’inutile Ramsey, ha faticato molto a contrastare le ripartenze avversarie e a sostenere gli attacchi. In una ripartenza laziale, dopo il 2-1 con cui Immobile su rigore ha raggiunto a quota 30 gol CR7, Milinkovic Savic ha avuto la palla buona dal calcio di punizione. Tiro perfetto ma la super parata di Szczesny gli ha negato il gol, salvando vittoria e, certamente, nono scudetto consecutivo.

La Lazio si sta riprendendo, ma ormai: buon per lei che alla fine del campionato mancano solo 4 partite e la Roma non ha possibilità alcuna di rimontare. Bastos, che ormai dovrebbe avere una certa esperienza di regolamento, si fa sorprendere col gomito aperto sulla linea di porta provocando il calcio di rigore. Acerbi è andato sempre in difficoltà quando ha dovuto affrontare Dybala. Luis Felipe viaggia a corrente alternata, dopo un primo tempo in cui ha sbagliato quasi nulla ha commesso una disattenzione da pivello in occasione della seconda rete bianconera.

Dopo lo scudetto, la Juventus dovrà rimontare il gol del Lione per superare gli ottavi di Champions. Un ostacolo all’apparenza facile, ma Sarri dovrà presentare una Juve fisicamente più tonica nei secondi tempi. E soprattutto dovrà decidere di non fare a meno di Paulo Dybala, con CR7 l’unico vero asso in grado di cambiare le partite. E i risultati.

 

 

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