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Lug 17 #CALCIOLAND – L’INTER A FERRARA SI RIPRENDE IL SECONDO POSTO, GENOA SI GIOCHERA’ LA SALVEZZA COL LECCE

Antonio Conte a Ferrara ritrova coraggio e contro la Spal rispolvera Christian Eriksen ordinandogli di giocare come vuole. Il danese gioca in regia alta quando Brozovic va a prendere la palla sulla linea della difesa, e quando il croato va a sostenere gli attacchi Eriksen si sposta in basso. L’Inter ha vita facile, corre un solo rischio quando, con i nerazzurri in vantaggio 1-0, Handanovic in uscita tocca Strefezza. Il contatto c’è, ma l’arbitro dopo consultazione col VAR fischia il rigore perché la palla toccata spallino ne esce dalla disponibilità.

L’avversario non è difficile, l’Inter diverte e si diverte con Sanchez in serata “Meravilla”, con Lautaro Martinez pronto a duettare come spalla e solutore, con Candreva che si inserisce sulla fascia dettando offrendosi ai perfetti lanci del cileno. Non riesce a far gol l’argentino, i tiri pericolosi glieli para il portiere Spallino Letica, così come para un tiro ravvicinato di Sanchez dopo la più bella combinazione della partita con Lautaro. A far gol ci riesce Candreva su assist pennellata di Sanchez, ci riescono anche Biraghi, lo stesso Alexis e Gagliardini, che sbaglia poco e si inserisce parecchio.

Nessun problema per la difesa, con Ranocchia centrale, al posto di De Vrij, con Skriniar e Bastoni: ma l’attacco avversario è poco pericoloso e da controllare bene c’è soltanto Petagna, che nel primo tempo inventa un’azione pericolosa, quella che porta Strefezza a reclamare il calcio di rigore. Poi anche Petagna, nella ripresa, si spegne come tutta la Spal e l’Inter ha via libera per installarsi al secondo posto in classifica, a -6 dalla Juventus. E Antonio Conte può piangere sui punti persi in casa: che con un’Inter come a Ferrara, a Parma, a Verona e a San Siro contro Sassuolo e Bologna forse non avrebbe perso. La prova della verità, per il tecnico nerazzurro sarà l’incontro di domenica a Roma contro i giallorossi: lì vedremo se davvero Conte è coraggioso coi forti oppure solo coi deboli.

Nell’altra partita che concludeva la trentatreesima giornata, il Torino ha mandato il Genoa in un girone ancora più profondo dell’inferno delal retrocessione. Un 3-0 siglato da una grande prestazione di Andrea Belotti, autore anche di un euro-gol, dedicata al sacrificio e all’assist. Il Genoa ha opposto al Toro un attacco evanescente che ha impegnato Sirigu un paio di volte, con due grandi parate su Pinamonti, nel primo tempo, e Shone nella ripresa. Ora il Genoa è davvero in pericolo, importante sarà il prossimo turno in cui incontrerà proprio il Lecce. E nelle quattro partite seguenti, i rossoblù genovesi avranno il derby, ospiteranno l’Inter, andranno a Sassuolo e concluderanno il campionato in casa contro il Verona. Il Lecce, a sua volta, dopo lo scontro diretto di Marassi, ospiterà il Brescia, giocherà a Bologna e a Udine e spetrà il Parma. Due percorsi difficili per entrambi, il Genoa ha però il vantaggio dello scontro diretto in casa. Ma con il campionato del Covid, ogni sorpresa è possibile.

 

 

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