Nelle intenzioni di Gravina il playoff scudetto sarà a quattro con semifinali e finale, oppure come il presidente Figc aveva fatto balenare qualche giorno fa, a sei con le prime due già qualificate per le semifinali e le squadre che in classifica occupano i posti dal terzo al sesto che si affronteranno in un turno preliminare. In quest’ultimo caso, in Champions dovrebbero andare le quattro semifinaliste e non le quattro che saranno ai primi posti al momento dello stop per evitare che possa rimanere fuori dalla coppa principale la squadra campione d’Italia. E qui entra in ballo il pateracchio di voler recuperare Roma e, soprattutto, Napoli che dalle prime tre viaggiano al momento della ripartenza del campionato con distacchi abissali e solo la squadra giallorossa potrebbe, in teoria, riagganciare l’Atalanta.
Quanto ai playout, è probabile che vengano coinvolte le ultime sei della graduatoria: anche in questo caso il pateracchio federale è evidente perché non nasconde le intenzioni di non coinvolgere Udinese e, sopratutto, Fiorentina.
È un calcio malato, non solo nelle società che pensano solo ai milioni, ma anche nella federazione che pensa solo ai voti. Il Coni farà bene a intervenire.