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Lug 20 #CALCIOLAND – PARI FRA ROMA E INTER MA IL VAR NON AIUTA L’ARBITRO DI BELLO. DURO ATTACCO DI CONTE ALLA LEGA CALCIO

Pareggio fra Roma e Inter, con i nerazzurri aritmeticamente sicuri della qualificazione in champions. Ma la partita dell’Olimpico ha avuto andamento e risvolti criticabili, anche se il pareggio, per quel che si è visto in campo, è sostanzialmente corretto. L’Inter è andata in vantaggio su calcio d’angolo con un preciso colpo di testa di De Vrij il quale, a pochi secondi dalla fine del primo tempo si è … ripetuto deviando un tiro di Spinazzola nella propra porta. L’azione però era viziata da un fallo di Kolarov su Lautaro Martinez: il giallorosso colpisce il piede sinistro del nerazzurro e lo spinto, il Toro cade e l’arbitro Di Bello fa cenno di proseguire ma viene richiamato dal Var. L’arbitro brindisino, che ho già avuto modo di criticare per le sue disinvolte interpretazioni del regolamento, va al video poi decide per la convalida della rete. Le immagini sono laterali e il colpo di piede si vede appena ma bene. Ma il video è stato visto anche in Tv  e quel colpo si vede perfettamente nell’immagine che noi telespettatori abbiamo visto “dopo” la convalida della rete. Al Var c’era l’arbitro Guida, uno che il suo mestiere lo sa: perché non ha mostrato anche a Di Bello quell’immagine inequivocabile? Un Di Bello, sia detto per inciso, che ha sbagliato parecchio non fischiando per l’una oe per l’altra squadra.

Nella ripresa la Roma si è portata in vantaggio con una rete in mischia di Mkhitaryan: Bastoni cerca di allontanare il pallone, che rimbalza sul sedere di De Vrij, arriva nei pressi di Dzeko ma Mkhitaryan è lesto a calciarlo in rete. L’Inter pareggia con un calcio di rigore che Moses, subentrato a Candreva, si procura cercando di saltare Spinazzola: il difensore giallorosso, al suo fianco, fa per respingere di destro ma tocca prima la palla col sinistro e con l’altra gamba protesa nel tiro rifila un calcione al nerazzurro. Rigore che Lukaku trasforma spiazzando il portiere Pau Lopez.

Dicevo che il risultato è sostanzialmente corretto, perché le due squadre si sono affrontate in maniera speculare in difesa e centrocampo, mentre in attacco Fonseca ha preferito due trequartisti a supporto di Dzeko mentre Conte ha giocato con Lautaro e Sanchez in avanti e Barella scorazzante fra le linee a turno con Brozovic. Partita, quindi, piuttosto bloccata con pochissimi tiri in porta, 3 ciascuno nello specchio. L’Inter ha avuto un possesso palla maggiore, la Roma ha spinto molto bene con il velocissimo Spinazzola che Candreva non riesce a controllare con efficacia. L’Inter si mantiene in corsa con Gagliardini che si sacrifica con un asfissiante contrasto su Pellegrini e, in rare occasioni, offrendosi al dialogo con gli attaccanti. Nella Roma, è Vareotut a tenere le redini nella zona nevralgica poco aiutato da Diawara e Peres. Quando entrano Lukakau al posto di Lautaro Martinez, attivo ma non incisivo anche per la marcatura stretat ed efficace di Ibanez, e Moses al posto di Candreva la partita cambia e si avvia alla giusta parità. Sulla qual parità pesa, però,  quell’errore Di Bello e Guida.

A fine partita, Antonio Conte ha ritrovato tutto il proprio coraggio con un’accusa alla Lega Calcio: “Ai ragazzi non si può dire nulla, abbiamo giocato contro un avversario in salute – sono le parole dell’ex ct azzurro –. Piuttosto possiamo prendercela con un calendario folle che è stato creato per metterci in difficoltà. Si consideri cosa è accaduto nell’ultimo turno di campionato e si rifletta. Alcune squadre hanno cinque giorni di riposo tra una partita e l’altra, noi per la terza partita di fila abbiamo affrontato avversarie che hanno avuto un giorno di riposo in più rispetto a noi e queste cose fanno la differenza. Adesso dovremo viaggiare, arrivare alle quattro di mattina e mercoledì giocheremo ancora contro la Fiorentina, che anche oggi ha giocato prima di noi”.

In effetti, è difficile dar torto al tecnico nerazzurro (ma perché non è intervenuto, quando venne compilato il calendario, l’a.d. nerazzurro Beppe Marotta che è anche consigliere di Lega per parte federale?) soprattutto perché la Lega Calcio non può stilare un calendario dipendente dalle necessità televisive senza equiparare gli orari dei match delle squadre che giocano per i posti per le coppe europee. Roma-Inter si sarebbe potuto giocare tranquillamente oggi, prima di Juve-Lazio. Oppure ieri alle 19,30 in modo da dare tempo all’Inter di tornare a Milano in ora decente. Parlo di responsabilità della Lega Calcio perché non fece disputare prima del lockdown il recupero Inter-Sampdoria, ma spostandolo a data da destinarsi per far disputare a porte chiuse Juve-Inter sempre per il solito motivo, i soldi dei diritti televisivi, che provocò polemiche a non finire. Salvo poi far disputare quel recupero il 21 giugno, alla ripresa, insieme ad Atalanta-Sassuolo mentre il giorno prima si giocarono Torino-Parma e Verona-Parma. Non era meglio fare il contrario? No, perché la Lega Calcio ha considerato che il 20 giugno era venerdì e le partite dell’Atalanta e dell’Inter erano più appetibili per le Tv se giocate al sabato quando l’audience è più alta. In tutto questo l’imbelle Federcalcio non dice una parola.

 

 

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