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Giu 03 #CALCIOLAND – PRIMA LA COPPA ITALIA E POI IL CAMPIONATO: IL PATERACCHIO E’ SERVITO

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Il calcio riparte il 12 giugno. Col campionato? No, ricominciamo con la coppa Italia perché bisogna accontentare il ministro dello Sport Spadafora che vuole partite televisive in chiaro, in modo da eliminare resse di tifosi nei bar: semifinali il 12-13 e finale il 17. Ma i giocatori rischiano infortuni! E chi se ne frega se i giocatori rischiano infortuni, qui bisogna ripartire a tutti i costi sennò Sky e le altre pay-Tv ci mandano in bianco. Questo è il dialogo immaginario fra me e il mio amico Fabio, presidenti di due fantasiose società di serie A.

La serie A ricomincia, il pateracchio è fatto. Qualche decina di milioni nelle casse della serie A arriverà dalle Pay-Tv, i tifosi riavranno il loro sport preferito tutti i giorni dell’estate che sta cominciando perché ad agosto, come da progetto Uefa, si disputeranno le restanti partite di Champions ed Europa League. I mariti litigheranno con le mogli perché invece che a prendere il gelato con la prole, la sera dopo cena preferiranno stazionare nei bar per vedere la partita della loro squadra del cuore. E Salvini continuerà a urlare, come sta già facendo, allo scandalo “perché il governo pensa al calcio e non alla scuola”, ben sapendo che se lui fosse ministro dello sport sarebbe costretto a fare lo stesso: perché i tifosi votano mentre gli alunni di elementare, medie e liceali fino alla quarta (se non ripetenti) no!

Ok. Sono d’accordo che il calcio doveva ricominciare, ma si potevano evitare gli stress. In particolar modo quello di giocare la coppa Italia prima della ripresa del campionato. Una settimana in più avrebbe diminuito la possibilità di contagi e la coppa si sarebbe potuta disputare nei quattro giorni antecedenti il nuovo campionato, con gli atleti riposati dalle vacanze e meglio allenati di quanto non lo possano essere ora. Mi meraviglio dell’Inter che abbia accettato un tour de force in un momento così delicato, pur se Antonio Conte ha chiesto la convocazione di numerosi Primavera lasciando intravvedere una soluzione clamorosa: quella di disputare la partita di ritorno di coppa a Napoli con una formazione molto… giovane.

Da parte sua il ministro Spadafora gongola. Capisce di aver sostituito Federcalcio e Lega e ha annunciato anche  le alternative nel caso i contagi dovessero risalire e l’emergenza Coronavirus aumentare:”La FIGC ha come piano B e C la disputa dei playoff e dei playout e la cristallizzazione della classifica”. E siccome è anche un furbetto, ha aggiunto: “Comunque, la cristallizzazione del campionato è una decisione che spetta a loro, non a me”. Chissenefrega dei milioni, i tifosi votano i soldi delle Tv no!

 

 

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