Si rinnova la partnership tra Casa Conte, l’appartamento di design sartoriale del brand Conte, e Laura De Jonckheere, dell’omonima prestigiosa galleria d’arte. Dopo l’esposizione del 2025 focalizzata sulle opere di Fontana, l’affascinante connubio tra arte e design promosso da Ferdinando Conte prosegue con la nuova mostra “Who are you?”, che esplora il concetto del sé attraverso epoche e linguaggi artistici.
Curata da Laura De Jonckheere in collaborazione con Brun Fine Art e Jonathan Kugel, l’esposizione raccoglie una serie di opere che dialogano mirabilmente con gli spazi esclusivi di Casa Conte, nella cornice neoclassica di Palazzo Melzi di Cusano in Via Montenapoleone 18. “Who are you?” mette in evidenza l’armonia profonda tra le forme espressive dell’arte e quelle del design, mostrando come queste due dimensioni possano intrecciarsi in un dialogo sorprendente. L’incontro tra linguaggi visivi e progettuali diventa così un’esperienza capace di stimolare i sensi, risvegliare lo stupore e accendere l’immaginazione dei visitatori. Ogni opera, ogni oggetto, ogni dettaglio contribuisce a creare un percorso che non si limita alla contemplazione estetica, ma invita a vivere un viaggio emozionale e intellettuale, dove la creatività si trasforma in un ponte tra cultura, bellezza e innovazione.
Inserendo queste opere nell’architettura residenziale di Casa Conte, la mostra enfatizza la dimensione intima del ritratto e il momento di riconoscimento tra osservatore e soggetto. Who are you? invita i visitatori a riflettere su come l’identità — storica, artistica o personale — siacostantemente formata e ricostruita attraverso tempo, cultura e metodo artistico.
Tra le opere in evidenza spiccano il disegno ironico del villain letterario Fantômas di René Magritte e il ritratto della meravigliosa Buxie Gancia di Andy Warhol, che mette in primo piano l’essenza del soggetto ritratto attraverso la chiarezza raffinata tipica dell’artista. Il busto in marmo del XVII secolo Personificazione della Follia di Orfeo Boselli, i cui capelli fluenti, il velo delicato e le piume esotiche evocano al tempo stesso bellezza e instabilità, riflette il tema di uno stato mentale complesso. Tra le numerose opere che indagano l’identità femminile, Lucrezia del Maestro delle Mezze Figure Femminili, con il suo gesto segnato dalla tragedia, offre un netto contrasto rispetto alla contemporanea e emancipata Siren di Alan Macdonald, che riflette un’identità frutto di autodeterminazione personale. Questo dialogo si estende ulteriormente con la Testa Orientale in alabastro della Regia Scuola Artistico Industriale di Volterra, dove un volto femminile appare come una maschera priva di tratti personali, suggerendo un’identità modellata dall’esterno; la sua acconciatura a raggiera, che richiama un’aura o un copricapo rituale, evoca invece un potere arcaico: un’identità sospesa tra una maschera imposta e l’eco di un ruolo antico e centrale.
La nuova collaborazione con le gallerie De Jonckheere, Brun Fine Art e Jonathan Kugel sottolinea ancora una volta come arte e design possano arricchirsi reciprocamente, invitando i visitatori a considerare le opere come parte integrante dell’ambiente. Una relazione, quella Casa Conte e l’arte, che contribuisce ad aggiungere spessore emotivo ad ambienti già di per sé di grande impatto, in cui il passato si fonde al contemporaneo raccontando una dimensione sospesa nel tempo di grande fascino. www.contecasa.it