La Design Week 2025 sarà il palcoscenico di una collaborazione che promette di lasciare il segno. L’iconico brand di sneakers D.A.T.E. incontra Michele Simonetti, l’artista fiorentino che ha saputo reinventare il paesaggio urbano attraverso il suo inconfondibile linguaggio astratto. Un connubio perfetto, quello tra moda, arte e architettura, che celebra l’estetica minimalista e la bellezza delle città.
Simonetti, architetto e artista fiorentino, ha scelto 12 anni fa di trasferirsi a New York, dove ha sviluppato un percorso creativo che affonda le radici nella purezza delle forme e dei colori.
Le sue opere sono paesaggi emotivi, visioni urbane che raccontano storie collettive attraverso linee, geometrie e tonalità raffinate, esplorando il rapporto tra spazio e memoria. E proprio il paesaggio urbano è il filo conduttore di questa straordinaria collaborazione, che unisce D.A.T.E. e l’artista nella celebrazione del design e della città, due elementi che li legano profondamente, soprattutto alla città di Firenze.
Il cuore pulsante dell’incontro tra D.A.T.E. e Michele Simonetti sarà lo store milanese di D.A.T.E., che durante la Design Week ospiterà una mostra esclusiva delle opere più iconiche dell’artista. L’evento, che avrà luogo il 10 aprile, sarà l’occasione per scoprire la serie “Cityscapes” – Paesaggi Urbani, una collezione che prende ispirazione dalla vita metropolitana, dallo street style e dall’anima vibrante delle città.
La mostra, in perfetto stile D.A.T.E., offrirà un’esperienza sensoriale unica, tra materiali diversi, forme essenziali e colori che raccontano la città sotto una nuova luce. Ogni pezzo sarà una narrazione visiva, un frammento di una città immaginaria, ma terribilmente reale nei suoi dettagli.
L’evento, un esclusivo vernissage, sarà anche un’opportunità per incontrare Michele Simonetti, immergersi nel suo processo creativo e vivere l’emozione di un’arte che parla al cuore e alla mente. Il flagshipstore D.A.T.E. diventerà così un punto di incontro tra moda, arte e design, in un’armonia che celebra la contemporaneità.
Bellissimo