Moda

Giu 12 FONDAZIONE SOZZANI: JUNK, LA DOCU-SERIE ICHE SVELA L’IMPATTO DEL NOSTRO GUARDAROBA SUL PIANETA

Per l’apertura della settimana della moda maschile, Fondazione Sozzani presenta Junk – Armadi Pieni, una docu-serie in sei puntate che apre a una riflessione sui costi sociali ed ambientali dell’eccessivo consumo di abbigliamento, disponibile sul canale YouTube di Sky Italia, on demand su Sky e su NOW.

Co-prodotta da Will Media e Sky, Junk – Armadi Pieni accende un faro sugli effetti di questo fenomeno, mostrando le storie e le immagini delle persone e degli ecosistemi che ne subiscono direttamente l’impatto negativo. Host e co-autore è Matteo Ward, imprenditore, divulgatore e attivista, che ha curato la ricerca dei contenuti scientifici della docu-serie, scritta e diretta da Olmo Parenti e Matteo Keffer di A Thing By.

Ogni puntata di Junk – Armadi Pieni è girata in un Paese diverso e approfondisce un diverso effetto del sovraconsumo di vestiti: in Cile e Ghana, le discariche tessili del mondo, viene affrontato il tema degli scarti di indumenti. In Indonesia si scopre come la produzione di fibre artificiali stia annientando la biodiversità del Paese ai danni del mondo intero.

In Bangladesh viene mostrato cosa è cambiato – e cosa no – a distanza di dieci anni dal crollo dello stabilimento tessile di Rana Plaza, il più grande incidente avvenuto in una fabbrica tessile, con oltre 1100 vittime. Il viaggio prosegue poi in India, per scoprire come una richiesta sempre maggiore abbia stravolto millenni di cultura della coltivazione del cotone nel Paese. L’ultima tappa è l’Italia, per raccontare i problemi che abbiamo anche a casa nostra, che però a volte sono meno visibili di altri.

Junk – Armadi Pieni si pone quindi l’obiettivo di sensibilizzare quante più persone possibile su questo fenomeno e guidarle nella sua comprensione, per stimolare in primis a vivere la moda in modo più sostenibile. Non solo un progetto per generare consapevolezza, ma anche un racconto per restituire a tutti noi la certezza che cambiare le cose è ancora possibile e che tutti possiamo giocare un ruolo in questa partita.

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