Sciarpe, stole e scialli in seta accesi da fantasie e lavorazioni sofisticate sono il DNA del marchio che nel 2022 esce dai confini dell’accessorio puro per trasformarsi in collezione donna ready-to-wear. Il pubblico in Italia, Stati Uniti, Francia e Spagna si affeziona subito all’eccezionale sensibilità per il colore, da sempre tratto distintivo dell’intero gruppo; ai soggetti ispirati alle meraviglie della natura e degli animali; ai tessuti di qualità, dove prendono vita le print più preziose, piazzate con maestria sui capi. Ma Franco Ferrari entra in un’era ancora più entusiasmante con Autentico, la collezione Primavera-Estate 2026.
È un nuovo inizio quello tratteggiato da Lisa Uliassi, terza generazione della famiglia di Achille Pinto e oggi alla guida del brand. Il primo capitolo di una storia fatta di energia positiva, sorridente, rilassata. Un viaggio intorno al mondo, alla ricerca di suggestioni e stimoli per interpretare l’universo della stampa piazzata. Un turnover di creatività che ogni due stagioni vedrà avvicendarsi talenti e visioni, senza mai spezzare il fil rouge di eleganza giocosa, tipica del marchio.
Si comincia con il Messico della graphic designer e artista multimediale Naandeyé García, pronta ad ammantare Franco Ferrari del mix di contemporaneità e segni ancestrali di Naandeyeah, la firma dei suoi progetti.
Long dress e tute dalla linea scivolata si alternano ad abiti con la vita in evidenza. Le camicie conquistano sulla schiena una piega che regala ariosità o delicate arricciature, da alternare alle bluse tagliate a scatolina o ai top movimentati da ruches laterali. I pantaloni sono morbidi, spesso trattenuti da un confortevole elastico in vita. Le gonne a ruota sono affiancate dal modello di stagione, aderente al corpo e studiato ad arte per richiamare un effetto pareo. Per le giornate più fresche, c’è la giacca-kimono reversibile, da stringere con una fusciacca coordinata. E tra gli accessori, debutta Diamond, la sciarpina romboidale dai bordi a volant, perfetta anche come sensuale copri-seno.
È un tripudio di tinte accese, disegni vibranti, simbologie quasi magiche, come la mano d’argilla, portatrice di fertilità e tributo alle arti folcloriche del posto; gli axolotl, creature anfibie delle acque messicane oggi a rischio di estinzione; i cervi danzanti, nella cosmologia Wixárika considerati messaggeri e ponte tra l’umano e il divino. Il tutto sviluppato con le tecniche di cui il brand è maestro. Come la stampa Twin, dove il disegno con un fronte e un rovescio è in due colori diversi, in un complesso sforzo di equilibrio cromatico per armonizzare le sovrapposizioni. E la stampa doppia in cui fantasie differenti animano fronte e retro, influenzandosi a vicenda.