Moda

Set 25 GIADA: INSOLITE FRANGE

Peonie immaginarie nate da sottrazioni di chiffon e rafia, insolite frange illuminate da micro-jais per naturali combinazioni

couture che slanciano le silhouette, delicate ma definite.

Serenità e stupore: nei giardini si rifrangono microcosmi di emozioni, simili alla piacevole sensazione di un abito quando

veste il corpo e l’anima. La passeggiata sensoriale di Gabriele Colangelo continua il suo percorso alla riscoperta della

natura, questa volta quella sospesa del giardino di Boboli a Firenze. Qui, la luce danza lieve tra verdi cime e arcate vegetali,

in un ordine apparente che svela l’incanto di peonie in aiuole rinascimentali.

Il tratto irregolare ed emotivo dell’inchiostro di china traccia petali e foglie per stampe, ricami e lavorazioni. L’impercettibile

rafia sullo chiffon disegna effetti devoré che sono invece frutto di un’artigianale e paziente tecnica di sottrazione del

tessuto. I ramages di peonie delineano un’eco di eleganza sussurrata, coprono i candidi e trasparenti abiti e ancora

ritmano le luminose silhouette agili e sottili, ricamate in parallelo bianco su bianco o in nero a contrasto. Il ricordo floreale

sembra tramutarsi in geometrici volumi delineando anche collane e spille in resina, smussate e organiche, per donne che

amano materiali lavorati e scolpiti a mano.

Si susseguono nella collezione sottili frange come fili in degradé sfumate nell’onice e nella giada, sempre con microcristalli

applicati. Nei look si alternano linee statiche, in movimento e tridimensionali, proprio come nelle visioni pittoriche dei

migliori giardini. Dove i cesti monofilamento di Wendy Golden ispirano le texture delle maglie in viscosa e seta, tramate in

parte con lycra e che terminano con fili metallici per renderle ancora più scultoree. Capi che riprendono il fluire di

colonne mobili nella loro lunghezza. Abiti dall’invisibile bustier hanno tonalità ciottolose, pacate e sublimate dai toni

dell’agata grigia. Alcuni tessuti sembrano cirri di nuvole grazie all’effetto cardato e piumato. La pelle sottile come seta

esprime una sensualità che sfida ogni attitudine, stagione e temperatura.

La collezione non mostra alcuna borsa ma è il riconoscibile capospalla Andi a farsi notare fra le mani delle modelle

essendo un simbolo dello stile di GIADA che, con la sua costruzione sartoriale, si caratterizza questa stagione per lo

spacco frontale sempre più alto. Un rigore stemperato da trasparenze, apparente minimalismo e da appuntiti stivaletti in

maglia o slides sfrangiate ad arte. Un altro passo verso nuovi orizzonti di bellezza.

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