In occasione di Più Libri Più Liberi 2025, Gilda Moratti ha presentato il suo primo romanzo “Terra”, pubblicato da Francesco Brioschi Editore, lunedì 8 dicembre alle ore 18:30 presso La Nuvola, Sala Sirio, Roma EUR. L’autrice ha dialogato con Matteo Ward, attivista, divulgatore e CEO di Inside Out, in un incontro che ha unito la rinascita personale e femminile alla riflessione etica e sistemica sulla sostenibilità.
“Terra” è un’opera profondamente autobiografica che ha attraversato corpo, natura e immaginario femminile. Ha raccontato la storia di una donna che, dopo la diagnosi di un cancro ai polmoni con metastasi, ha scelto di trasformare il dolore in un nuovo modo di vivere. La narrazione ha intrecciato malattia, ecologia, maternità, memoria e rinascita, offrendo una voce femminile che ha coniugato vulnerabilità e coraggio. Ogni esperienza — dai viaggi alle missioni, dalla scoperta spirituale agli incontri con la natura — è diventata parte di un percorso di ascolto profondo di sé e della Terra.
Il romanzo ha utilizzato i simboli della geometria sacra — Fuoco, Terra, Aria, Acqua ed Etere — come linguaggio universale di armonia, guarigione e conoscenza, guidando la protagonista nel suo rapporto con il corpo, la natura e il femminile più autentico. La scrittura di Moratti è stata essenziale, luminosa e sospesa tra realtà e visione, capace di raccontare fragilità e forza con la stessa intensità.
Gilda Moratti ha portato nel libro la sua esperienza pluridecennale nell’attivismo ambientale. Dal 2010 ha collaborato con il fotografo Gregory Colbert in spedizioni scientifiche tra Asia, Stati Uniti, Antartide e Amazzonia e ha co-fondato l’organizzazione Earth League International, impegnata nella lotta al traffico illegale di specie protette. Le sue indagini hanno ispirato documentari prodotti da Leonardo DiCaprio, tra cui The Ivory Game e Sea of Shadows. Oggi vive sulle isole Baleari, dedicandosi alla scrittura e allo studio delle neuroscienze, continuando a esplorare temi legati all’impatto ambientale e all’ecologia della cura.
L’incontro con Matteo Ward ha offerto una prospettiva complementare: il dialogo ha unito la rinascita personale e femminile di Gilda e la visione etica e sistemica di Ward, invitando il pubblico a riflettere sul modo in cui viviamo, consumiamo e ci rapportiamo al pianeta.