Pioggia doveva essere e pioggia è stata. Alla fine, però, ha influito ben poco sul risultato finale visto che la McLaren pure in Belgio ha fatto doppietta con Piastri davanti a Norris ma la Ferrari sale sul podio con Leclerc che riesce a tenere a bada Verstappen per tutta la gara lottando con una macchina scivolosa ma senza dubbio messa meglio che in Inghilterra. In Belgio Piastri ha messo una seria ipoteca al mondiale con una vittoria limpida anche se la pole di Norris faceva pensare altro. Il tutto si è deciso dopo la salita del Raidillon con Norris alle prese con una batteria scarica per averla sfruttata male dietro alla safety car che, per tre giri, ha tenuto il gruppone alle spalle per consentire alla pista di asciugarsi. Con un sorpasso deciso, senza appello, Piastri ha preso il comando e se ne è andato. Fine della gara. Dopo il pit stop per passare alle gomme da asciutto, tutti hanno montato le medie, Norris le dure. E non si capisce il perché visto che, seppure il degrado fosse maggiore, di fatto con una mescola più lenta Norris è passato da 1,5 secondi a 9 in pochi giri. Definite le posizioni di testa, l’attenzione è tutta per il duello Leclerc contro Verstappen, con l’olandese che non ha saputo approfittare di una sbandata del ferrarista al tornantino, per cui così sono partiti e così sono arrivati. Da dietro Hamilton, partito dai box, è risalito fino al settimo posto, ma dopo aver imparato a memoria gli scarichi della Williams di Albon, non è riuscito a superarlo anche se la Ferrari aveva un passo migliore e la possibilità di risalire almeno a ridosso della Mercedes di Russell che ha concluso quinto dietro a Verstappen. Antonelli, dopo le lacrime della qualifica, ha corso bene senza errori e anche se ha concluso 16esimo, la sua gara è stata pulita. Almeno questo potrebbe servire a ridare morale. Col mondiale già definito e con poche possibilità di cambiamenti, in Ungheria fra meno di una settimana si capirà meglio se i progressi Ferrari, con la nuova sospensione e il pacchetto aerodinamico, è nella direzione giusta o se in Belgio si sia trattato solo di un caso fortuito. L’impressione è che cambi poco a livello di prestazioni, cambi in meglio in quanto a sensazioni al volante. Da una pista veloce a una lenta e piena di curve, il salto dovrebbe essere enorme da far capire meglio quale futuro. Perché da quello che accadrà, avremo le idee chiare anche su altro all’interno della stessa Ferrari e con le dichiarazioni criptiche di Hamilton della vigilia, se non si è già arrivati alla resa dei conti. Basterà aspettare…