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Lug 07 GP INGHILTERRA: IL COMMENTO

di Paolo Ciccarone

Nella battaglia d’Inghilterra, caratterizzata da pioggia a catinelle e acqua sparsa qua e là, c’è chi galleggia verso la vittoria sbagliando il meno possibile, come Lando Norris su McLaren, e chi annega nei propri errori, come Oscar Piastri su McLaren, che per una frenata di troppo dietro alla safety car, si è preso 10 secondi di penalizzazione che gli hanno tolto la vittoria a favore del compagno di squadra. Norris primo e Piastri secondo, erano 17 anni che la McLaren non vinceva a Silverstone ma la sensazione che pioggia o meno, il risultato non sarebbe cambiato affatto. Fra chi emerge da Silverstone un posto d’onore va a  Nico Hulkenberg che con la modesta Sauber è salito sul podio al terzo posto, dopo 239 GP e 16 anni di carriera. Risultato ancora più esaltante se si pensa che la Sauber era la cenerentola della F.1, scarsa e senza appeal, comprata da Audi e rivitalizzata dalla gestione di Mattia Binotto, l’espulso da Maranello, che nelle condizioni difficili inglesi, ha piazzato la Sauber davanti alla Ferrari dell’idolo locale, Lewis Hamilton, che dopo svarioni, uscite di pista e tutto il repertorio di errori, è riuscito a limitare i danni proprio perché si chiama Hamilton.

L’altro ragazzo in rosso, Leclerc, ha collezionato errori a ripetizione fin dal via, quando è entrato ai box e ha messo gomme da asciutto mentre fuori pioveva ancora. Risultato, tre uscite di pista in un giro, testacoda e altro ancora per finire 14esimo a quasi un minuto e mezzo dal vincitore. Fred Vasseur, TP della Ferrari, ha visto del positivo nelle qualifiche, riducendo i distacchi, peccato che in gara il buono delle prove si sia dissipato. La presenza del CEO Benedetto Vigna potrebbe essere servita a rasserenare gli animi, visto che ormai si parla, seppure velatamente, di un rinnovo del francese al vertice del team. A Silverstone ha sbagliato anche Verstappen, autore di una pole position incredibile grazie a un assetto scarico, cosa che col bagnato non ha pagato. Peccato che l’unico errore sia stato dietro alla safety car, quando innervosito dalla manovra di Piastri (ha frenato da 252 Km/h a 50 mettendolo in condizioni critiche) e alla ripartenza è finito in testacoda, andando in fondo al gruppo.

La risalita fino al quinto posto finale è servita solo a limitare i danni. In Belgio, pista di casa, Max darà il… max possibile e di sicuro è uno da tenere d’occhio. Disastro Mercedes, errori con la scelta gomme, strategie sbagliate, Antonelli tamponato e messo KO da Hadjiar, tante domande con poche risposte giuste. A Silverstone nella pioggia inglese loro sono annegati senza dubbio in un mare di errori. Intanto la Mclaren ha mostrato di essere imbattibile anche nelle condizioni meteo più difficili, come dire che non c’è un solo segreto nel loro vantaggio. Di certo si è capito che con la strategia giusta, il motore giusto (leggi Ferrari) e un ex Ferrari a dirigere la baracca come Mattia Binotto, le cenerentole possono diventare principesse, mentre da altre parti quelle che erano principesse dopo il bacio sono diventare ranocchie. 

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