Nella patria del gioco d’azzardo, c’è chi vince e c’è chi perde. Nella prima categoria rientra senza dubbio Max Verstappen che dalla prima curva ha subito messo in chiaro che a Las Vegas contro di lui non c’è niente da fare. Nella seconda, invece, è rientrata d’ufficio la McLaren. Battuta in pista da Verstappen con Norris secondo, che era pur scattato dalla pole, e battuta dai commissari dopo la gara con la doppia squalifica dovuta al consumo eccessivo del pattino in legno sul fondo della vettura. Poca cosa, qualche micro, 8,6 contro i 9 millimetri minimi da regolamento. Un errore come lo ha definito il TP Andrea Stella, che compromette a due gare dalla fine l’esito del mondiale. Perché dopo Las Vegas la classifica è molto corta. Norris comanda con appena 24 punti di vantaggio sul compagno Piastri e Verstappen che ha agganciato la vetta della classifica. Una rimonta incredibile, partita da meno 104 punti al GP Olanda e capace di recuperarne 80 in 7 gare. I prossimi due appuntamenti, Qatar il 30 novembre e Abu Dhabi il 7 dicembre, saranno al fulmicotone senza esclusioni di colpi.
A Las Vegas ha dato spettacolo Kimi Antonelli. Il giovane bolognese, partito in 17.posizione, in gara si è scatenato e con una sosta azzardata, una gestione delle gomme dure da campione, è risalito fino alla quarta piazza, poi sceso in quinta per i 5 secondi di penalizzazione al via (si è mosso di pochi centimetri prima del semaforo verde) e poi finito terzo sul podio dopo la squalifica delle due McLaren. Una corsa consistente che segue quella del Brasile dove è salito sul podio col secondo posto e un’altra dimostrazione di maturità, perché nonostante la penalità, la posizione di partenza e la rimonta, è arrivato a meno di due secondi da Russell, secondo, che partiva davanti e non ha fatto sorpassi. Bellissima la crescita sperando che non si arresti. Parlando invece di arresti, la Ferrari ha deluso al solito.
Las Vegas era considerata la pista ideale per vincere. E infatti Hamilton è partito ultimo, Leclerc in quinta fila… Il monegasco è risalito in quarta posizione dopo le varie squalifiche, ma in gara si è visto passare da Antonelli con gomme consumate e non ha mai retto il passo delle McLaren. Hamilton ha concluso ottavo. Alla fine entrambi i piloti hanno avuto parole dure nei confronti della situazione attuale, con Vasseur che ci ha messo una pezza dicendo che a caldo succede che i piloti parlino. In un modo indiretto è stata una risposta al presidente Elkann che chiedeva meno parole e più fatti. Come dire che l’ambiente non è certamente rose e fiori e che le prestazioni della macchina non inducono all’ottimismo, specie per la prossima stagione. Ma questo è un altro discorso che verrà affrontato in separata sede…