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Ott 27 GP MESSICO: IL COMMENTO

di Paolo Ciccarone

Lando Norris vince il GP del Messico e prende il comando della classifica generale per un punto sul compagno di squadra Oscar Piastri. Per il duo della McLaren la corsa messicana è stata a due facce con l’inglese saldamente in testa e senza dubbio, per il secondo con tanti dubbi nella testa visto che partito settimo, non è andato oltre la quinta posizione con un grosso distacco dal vincitore. E parlando di distacchi, anche se la Ferrari con Leclerc è salita sul podio, il numero 50 per il pilota monegasco, gli oltre 30 secondi accumulati al traguardo sono molti, come dire che il divario fra McLaren e Ferrari è rimasto invariato (tra l’altro è la gara col maggior distacco all’arrivo da inizio stagione fra il vincitore e il secondo arrivato), ma soprattutto ha fatto capire come a livello di strategia il passo della Ferrari era inferiore a quello della Red Bull, perché Verstappen è arrivato terzo ma ha recuperato lo svantaggio su Leclerc nell’ultima parte di gara con un passo mediamente più veloce di sei o sette decimi al giro.

La sua rincorsa è stata vanificata dalla virtual safety car, limitazione imposta per rimuovere la Williams di Sainz ferma in un punto del tracciato. E qui le polemiche sono divampate perché la posizione non era considerata pericolosa e la rimonta di Verstappen ha privato il pilota olandese di un probabile secondo posto ai danni di Leclerc, che ha comunque meritato il risultato. Con la classifica finale, non solo la lotta per il titolo piloti diventa incandescente, un solo punto fra Norris e Piastri a quattro gare dalla fine, ma la Ferrari ha ripreso il secondo posto nella classifica costruttori con un solo punto sulla Mercedes e 10 sulla Red Bull, ovvero c’è un terzetto che si gioca la differenza di almeno 30 milioni di euro di premi finali e quando ci sono di mezzo i soldi, si sa, succede di tutto. Il Messico però è stato fautore di polemiche. Hamilton è stato penalizzato di 10 secondi per aver tagliato una curva e superato Verstappen.

Nessuna penalità per il taglio, ma per aver guadagnato parecchio vantaggio sull’olandese senza aver ceduto la posizione. Al via lo stesso Verstappen è finito lungo e ha tagliato la prima curva, rientrando in pista davanti alle Mercedes, con Russell, settimo dietro al bravo Antonelli, che reclamava. Solo che anche Leclerc ha tagliato e ha superato Hamilton e in entrambi i casi non c’è stata nessuna penalizzazione. Si chiama causa di forza maggiore, visto che in pratica fra tutti i piloti in gara, ben pochi erano in pista e il resto per prati alla ricerca della miglior posizione. Spettacolare da un lato, difficile da capire per il tifoso che non ha sotto mano il libro delle regole. Fra due settimane si va in Brasile, pista corta dove la Mercedes è sempre andata forte, la Red Bull anche e la McLaren deve decidere se cambiare il telaio a Piastri (che si lamenta di qualcosa di anomalo) o decidere in che modo far proseguire il duello fra i due, con un Verstappen che è sempre più pericoloso…

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