Nel giorno in cui Oscar Piastri segna il settimo sigillo della stagione e mette una seria ipoteca sul mondiale, a causa della rottura del motore della McLaren del compagno di squadra Lando Norris, la F.1 segna uno dei momenti più bassi per la Ferrari che esce dall’Olanda con un doppio zero. Dopo la gara ungherese, che ha sancito la fine della prima parte della stagione, dopo la pausa estiva le rosse sono ripartite là da dove erano arrivate a Budapest. Ovvero con tanti problemi, macchine non competitive e i rivali che oltre a fare passi in avanti, dimostrano reattività e prestazioni migliori. Il doppio ritiro di Hamilton e Leclerc, entrambi fuori alla Curva 3, la sopraelevata, è frutto di due errori. Il primo di Lewis, che ha sbattuto in pieno sottosterzo proprio mentre Leclerc ai box aveva fatto il cambio gomme e l’entrata della safety car ha vanificato l’operazione.
La seconda uscita è stata il frutto di un errore di Kimi Antonelli, che arrivato veloce e convinto di superare Leclerc, dopo la seconda sosta e gomme fredde, ha centrato la Ferrari provocando il KO per il monegasco. Alla vigilia del GP di Monza, domenica prossima, è un errore fatale che influisce sul morale ma soprattutto getta ombre sul futuro. Perché la tanto decantata modifica alle sospensioni posteriori, costata un milione di euro fra rifacimento dello schema, nuova scatola del cambio con nuovi attacchi, non ha migliorato le cose ma anzi sembra aver peggiorato nell’insieme il bilanciamento della macchina. Fare un passo indietro è impensabile, perché anche se sbagliano a Maranello vanno sempre a muso dritto contro il muro piuttosto che ammetterlo e quindi ci si appella ai piloti, alla loro grinta, con Leclerc capace di un sorpasso da manuale su Russell, vecchio stile tutto cuore, e si spera che a Monza, pista più favorevole (come Baku e Singapore a seguire) si possa porre rimedio a una stagione partita coi proclami e finita con le scuse.
Tutto questo, però, riguarda solo i tifosi italiani, perché la lotta mondiale fra Piastri e Norris, col primo che con 7 vittorie in una stagione, capace di controllare dal via fino al traguardo, nonostante 3 safety car e ripartenze uniche, con Verstappen attaccato agli scarichi, dimostra come ci sia tanto da godere in un team McLaren che oltre al Team Principal Andrea Stella, vanta una ventina di ingegneri italiani, molti usciti proprio dalla Ferrari. Motivi di orgoglio ne abbiamo, a livello sportivo è una bellissima battaglia con i nuovi arrivati, leggi anche Hadjar terzo con la Racing Bulls, macchina costruita a Faenza, per dire che all’appello manca solo lei, la rossa, e i suoi piloti, in particolare Hamilton, la vera grande delusione dell’anno. Speriamo a Monza si raddrizzi qualcosa, altrimenti…