Uno come Max Verstappen non ti fa stare tranquillo nemmeno quando dormi, perché basta sentire il suo nome o immaginare cosa sa fare e il sonno diventa un incubo. Lo sanno alla McLaren dove nonostante la pole di Piastri e il secondo posto di Norris, alla fine sono stati beffati proprio dall’olandese che si presenta all’ultima gara con appena 12 punti di distacco dal leader Norris, che non è andato oltre la quarta piazza dopo il disastroso epilogo ai box. Infatti, mentre tutti sono rientrati a cambiare le gomme, e in questa gara erano obbligatorie due soste, solo le McLaren non lo hanno fatto quando invece gli altri hanno sfruttato la safety car entrata per rimuovere i rottami della Sauber di Hulkenberg. Ebbene, con un deficit di almeno 22 secondi di una sosta supplementare, Verstappen si è trovato davanti a tutti e ha vinto su Piastri e un incredibile Carlos Sainz che ha fatto risalire la Williams fino al podio mentre un errore di Antonelli all’ultimo giro, mentre era a caccia del terzo posto di Sainz, ha spianato invece la strada a Norris che da quinto si è trovato quarto senza infamia e senza lode. Un errore McLaren dettato dalla loro politica di non favorire nessuno dei due piloti col risultato che li ha penalizzati entrambi.
Adesso fra il primo, Norris, e Piastri, terzo, ci sono 16 punti e a questo punto ritorna l’incubo di Andrea Stella, il Team Principal McLaren perché nel 2010 era sul muretto box della Ferrari quando Alonso, in testa con vantaggio sui due della Red Bull, a causa di un errore del responsabile alle strategie, vide il titolo andare a Vettel e la Ferrari KO “Un mondiale più difficile da perdere che da vincere” ripete ancora Montezemolo dopo quindici anni. Non vorremmo che Stella dovesse rivedere quel film e ritrovarsi nella stessa situazione, anche se con un Verstappen così c’è da aspettarsi di tutto… A Doha c’era anche Piero Ferrari, amareggiato dall’esito della gara e convinto che ad Abu Dhabi non andrà meglio, ma da vero leader ha fatto scudo alla squadra spendendo parole dolci e di fiducia: “Molte cose non sono andate bene ma ne abbiamo altre che funzionano, dobbiamo metterle tutte in fila per tornare a vincere. Confido nei ragazzi di Maranello e nelle loro qualità. Abbiamo avuto alti e bassi come sempre accade nelle corse, risorgeremo ne sono sicuro”. Esattamente il contrario di quanto dice Vasseur nelle varie interviste in cui deve sempre trovare una scusa o una colpa per giustificare un risultato scadente. Sette giorni e il mondiale finisce, tempo di analisi e prospettive. Un po’ di pazienza e ne sapremo di più. Appuntamento a breve a Maranello…


