La Mercedes vince il GP di Singapore mentre la McLaren vince il mondiale costruttori. Una gara noiosa in cui i piloti hanno solo mantenuto il ritmo cercando di non sbagliare, ha visto le prime posizioni praticamente immutate. E con la pole, George Russell porta a casa anche il successo su una pista che gli si confà perfettamente. Ha battuto Max Verstappen con la rediviva Red Bull che dopo la vittoria a Monza e Baku arriva seconda anche a Singapore, come dire che hanno trovato il punto di svolta tecnico che gli ha fatto ritrovare competitività. La McLaren vince il mondiale ma con Norris terzo e Piastri quarto, la lotta per il titolo piloti è serrata e con appena 22 punti di distacco fra i due piloti e sei gare ancora da disputare, il rischio che il terzo incomodo goda, leggi Verstappen, è grande anche se ci sono 63 punti di distacco.
Cosa non del tutto irrealizzabile a ben pensarci. La Mercedes porta a punti anche Kimi Antonelli, il giovane bolognese non ha voluto rischiare al via e ha perso forse un podio, ma intanto ha concluso la gara senza errori e portato punti alla Mercedes che adesso nella classifica costruttori incrementa il vantaggio sulla Ferrari arrivando a 25 punti di distacco, mentre la rossa deve stare attenta anche alla Red Bull che di punti ne ha 290 contro i 300 della Ferrari. E parlando di Maranello, ennesima gara disastrosa. Qualifiche in sesta e settima posizione, gara con la stessa classifica, ma con situazioni completamente diverse. Perché le due soste di Hamilton si sono rivelate giuste, con un ritmo tale che ha permesso di recuperare 25 secondi e passa su Leclerc, poi un problema in frenata e Lewis è scivolato ancora indietro, ma quello che fa capire la crisi Ferrari è un altro dato.
Mercedes rispetto a un anno fa ha guadagnato oltre un minuto e mezzo, la McLaren, che aveva vinto, ha recuperato 24 secondi. La Ferrari era quarta e in totale Leclerc è andato solo 7 secondi più veloce, come dire che mentre gli altri, grazie alle nuove gomme e al nuovo asfalto, hanno fatto passi da gigante, la Ferrari è rimasta dove era 12 mesi fa. Quindi, non solo non hanno migliorato, ma fatto anche passi indietro. E questo, più che preoccuparsi sul campionato in corso, lancia ombre sul futuro. E con altre 6 gare da disputare, si spera che il sogno mondiale di inizio stagione, non diventi un incubo da cui non svegliarsi più…
Bisogna azzerare tutta la Gestione Sportiva e ricostruirla da capo. Ci vorranno anni, ma è l’unica cosa da fare. Sarebbe necessario muoversi subito.