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Ott 20 GP USA: IL COMMENTO

di Paolo Ciccarone

E con questa fanno tre vittorie in quattro gare. Il ruolino di marcia di Max Verstappen con la Red Bull comincia a far paura al duo della McLaren che sta correndo in affanno e vede il vantaggio in classifica erodersi gara dopo gara. Dal GP Olanda a fine agosto ad oggi l’olandese ha recuperato 64 punti sulla McLaren e con 5 gare ancora da disputarsi il rischio di un finale al cardiopalma c’è tutto. In Texas la Red Bull ha dominato tutte le sessioni, dalla gara sprint alla qualifica alla gara, la McLaren ha deluso, specialmente Piastri dopo il botto con Norris al via della Sprint del sabato e in gara la domenica sempre distante dai primi.

Ha sorpreso invece la Ferrari, con un avvio di week end disastroso, la risalita di Leclerc che in gara ha tentato una strategia di attacco, montando gomme morbide, cosa che gli ha consentito di scavalcare Norris e tenerlo a bada per 20 giri, stessa cosa sul finale quando l’inglese, dopo il pit stop, si è ritrovato nuovamente alle spalle della Ferrari. Il loro duello ha animato una corsa noiosa, senza spunti e giocata tutto sul ritmo. Gli unici tentativi di sorpasso, andati a male, hanno visto Sainz tamponare Antonelli e prendersi 2 punti di penalità sulla patente e 5 posizioni in griglia in Messico, con l’italiano fuori dai punto ma capace di segnare il giro più veloce della gara. Almeno questo.

Tornando alla Ferrari, oltre al terzo posto di Leclerc da segnalare il quarto per Hamilton, che negli ultimi tempi sta risalendo il divario col compagno di squadra e porta a casa punti preziosi. Il segreto di questa semirinascita sta forse nel nuovo ingegnere di pista che aveva già in Mercedes e che forse ha capito che la SF25 necessita di alcune regolazioni particolari, visto che l’andamento altalenante della rossa non mostra quella costanza di cui si ha bisogno. In Texas, comunque, ha tenuto banco il dopo gara, con una multa alla Red Bull di 50 mila euro perché un meccanico è entrato in pista quando il regolamento lo vieta prima del via. La spiata è arrivata dalla McLaren perché ha capito che il meccanico stava per sabotare la posizione di partenza di Norris togliendo il nastro adesivo sul muretto box. Si tratta di dispetti, particolari e sotterfugi che fanno capire come la battaglia iridata sta entrando in una fase calda. In Messico, domenica prossima, si aggiungerà un altro capitolo della vicenda. 

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