Gucci torna a sorprendere con un progetto cinematografico che intreccia moda, narrazione e cultura visiva con The Tiger, cortometraggio firmato dal Premio Oscar Spike Jonze e dalla regista e attrice Halina Reijn.
La pellicola ritrae i look della nuova collezione Gucci, “La Famiglia”, curata dal Direttore Artistico Demna, e mette al centro una storia che unisce dramma familiare, satira sociale e riflessione sul ruolo della donna contemporanea.
Protagonista è Barbara Gucci (interpretata da Demi Moore), Head of Gucci International e Chairman of California, che nel giorno del suo compleanno riunisce figli e ospiti presso la residenza di famiglia. Dietro un’apparenza impeccabile, Barbara si destreggia tra responsabilità aziendali, accoglienza dell’ospite d’onore e dinamiche private, cercando di mantenere saldo il controllo. Ma un imprevisto incrina la facciata perfetta, mettendo in discussione l’equilibrio della famiglia e la sua stessa autorità.
Il cortometraggio vanta un cast d’eccezione, con Demi Moore, Edward Norton, Ed Harris, Elliot Page, Keke Palmer, Alia Shawkat, Julianne Nicholson, Heather Lawless, Ronny Chieng, Kendall Jenner e Alex Consani. Una combinazione che riflette la contaminazione tra cinema d’autore e star system pop, cifra distintiva delle ultime incursioni della maison nel mondo culturale.
The Tiger è molto più di un corto promozionale: è un esperimento di fashion storytelling cinematografico, che mette Gucci al centro del dibattito tra moda e arte, consolidando la maison come brand non solo di abbigliamento, ma di immaginario culturale contemporaneo.
Affidarsi a Spike Jonze, autore che ha rivoluzionato il linguaggio visivo contemporaneo, e a Halina Reijn, regista dalla sensibilità teatrale e introspettiva, significa legittimare la moda come mezzo narrativo. Gucci non mostra semplicemente abiti, ma costruisce personaggi, conflitti e atmosfere che amplificano il valore estetico della collezione.
La collezione si intitola “La Famiglia” e la trama mette al centro dinamiche domestiche di potere, controllo e fragilità. È un parallelo evidente con la gestione di un impero di lusso come Gucci: una grande “famiglia” globale che deve conciliare tradizione, reputazione e innovazione. Il mix di attori premi Oscar (Norton, Harris), icone di Hollywood (Demi Moore), volti emergenti e personalità pop come Kendall Jenner o Alex Consani dimostra la volontà di Gucci di parlare a pubblici diversi: dagli appassionati di cinema d’autore ai fan delle culture digitali.
Gucci trasforma così una première in evento esclusivo, con biglietti acquistabili solo sul proprio sito: un esempio di come il lusso si stia spostando dal prodotto all’esperienza, creando comunità e fidelizzazione attraverso la cultura.