Sport

Set 20 IBRA, I CHEWING GUM E GLI INVESTIMENTI DEI CAMPIONI

di Francesco Bonfanti

“Un giorno ho chiesto a uno dei miei di cercare un integratore che non fosse in forma liquida, e dopo un po’ mi ha detto che c’era una società a Milano che lo produceva sotto forma di chewing gum. Così ho chiamato è ho detto: ‘Da oggi entro in società anch’io, va bene?’, tanto sapevo che a Zlatan non potevano dire di no”. Il racconto arriva direttamente da lui, Zlatan Ibrahimovic, che ha voluto raccontare a modo suo uno degli ultimi investimenti, visto che di “Mind the gum” è socio, oltre che testimonial. Ma se essere uomo immagine di un prodotto è cosa abituale per un campione planetario come lui, cosa diversa è trovarsi anche nelle vesti del proprietario, se pur non al cento per cento. “Entro in un brand solo se ci credo”, ha anche spiegato il campione del Milan, attaccante sul campo e negli affari. Perché Ibra ha voluto investire parte dei suoi guadagni anche in altro: in Svezia ha aperto diversi “Padel Zenter” per cavalcare una delle grandi mode sportive del momento. I suoi campi sono dislocati in diverse città, e hanno permesso alla società “Unknown”, di cui fa parte, di chiudere l’ultimo anno con un attivo di nove milioni.

Perché i grandi campioni sono loro stessi delle aziende, e come tali investono in altro ciò che guadagnano. Che è tantissimo, basti pensare ai due big mondiali Messi e Ronaldo. L’argentino è sponsorizzato dal colosso Adidas, il portoghese da Nike, il primo ha stretto accordi commerciali con Lays, Mastercard, il marchio di orologi Jacob & Co e Ooredoo, società di telecomunicazioni con sede in Qatar,  Budweiser, e OrCam Technologies, un’azienda israeliana che produce visori.

Ronaldo ne ha molti di più, potendo contare anche su una mediaticità maggiore e sul suo essere particolarmente conteso come uomo immagine (da HerbaLife a Emirates, da Samsung a PokerStars), e poi i prodotti per il corpo, istituti di credito e società di telecomunicazioni, una continua rotazione tra contratti che finiscono e altri che subentrano, senza dimenticare il valore di Ronaldo come influencer, con post su Instagram e Facebook pagati a peso d’oro.

E poi c’è l’altra faccia, quella del campione imprenditore: così, ad esempio, Messi con il padre ha creato l’agenzia immobiliare Limeca che si occupa di appartamenti di lusso, e ha acquistato un centro sportivo di oltre 80 ettari a Barcellona. Ronaldo, invece, ha investito nella catena di alberghi di Lusso con il marchio “Pestana CR7”: si trovano a Lisbona, Madrid (l’ultimo nato lo scorso giugno, il “Pestana CR7 Gran Via Madrid”, un hotel di lusso che dispone di 168 stanze da letto), a New York (a Times Square) e a Funchal, sull’isola di Madeira, là dove è nato e dove si rifugia quando ha voglia di respirare l’aria di casa. Ma Ronaldo ha voluto far valere il fisico, letteralmente, creando un suo marchio di abbigliamento intimo per uomini (CR7 Underwear), in cui è lui stesso l’unico testimonial, esibendo il suo fisico statuario in boxer o in slip.

Interessanti anche gli investimenti degli ex juventini Del Piero e Marchisio: il primo con il suo ristorante “N10” di Los Angeles ha ricevuto due Forchette tricolore nella “Top Italian Restaurants” di Gambero Rosso, mentre il secondo sta ottenendo grandi risultati dalla sua catena di ristoranti “Legami sushi & more”, che ha aperto a Torino, Roma, Bergamo e Poltu Quatu, con quello di Modena in apertura a breve.

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