Moda

Lug 23 IED CONCLUDE L’ANNO ACCADEMICO CON LE DISCUSSIONI DI TESI SUL TEMA DEL RISPETTO

Si è aperta in questi giorni la sessione di tesi dei corsi triennali dell’Istituto Europeo di Design, ultimo atto di un anno accademico che ha fatto di “cambiamento” la parola d’ordine. Oggi è tempo di guardare ai progetti presentati dai 1500 diplomandi IED Italia declinati a partire da un unico tema: RESPECT! Persone. Futuri. Luoghi. Il tema è stato interpretato nei brief con declinazioni diverse e libere in base ai corsi, ma sempre riconducibili e collegate ad un concetto trasversale: il rispetto. Persone, futuri e luoghi hanno aperto a possibili soluzioni dei nodi problematici della contemporaneità, così come identificati negli SDGs – Sustainable Development Goals. Grande attualità quindi nei contenuti, ma anche un necessario adattamento progettuale a metà del percorso dei diplomandi, che hanno trasformato una situazione di difficoltà in un’occasione di crescita come persone e come designer.

Il rispetto inteso nei suoi significati più ampi che vanno dal benessere umano alla salute dei sistemi naturali e del Pianeta. Rispetto dell’altro inteso come eliminare le disuguaglianze e puntare a costruire community sempre più solide e solidali, come affermare modelli di consumo sostenibili. Sfide comuni che – muovendoci da ambiti locali a contesti internazionali – siamo chiamati ad affrontare. I diplomandi, come tutti, hanno dovuto “fare i conti” con il periodo di lockdown che ha coinciso proprio con i mesi di lavoro più intenso per la finalizzazione dei progetti.

Da una situazione però che ha stravolto il classico iter progettuale, sono nati nuovi stimoli per i contenuti e i processi di lavoro. Tra i temi affrontati:

 

RISPETTO È BENESSERE DELL’UOMO E DEL PIANETA

 

Il progetto di Jewelry Design Me-We, ad esempio, nato da una riflessione sull’empatia ed espresso in una collezione di gioielli in oro, pietre e contenitori in resina, per sua costituzione invita ad allenare i concetti di cura e rispetto. Lo scoppio dell’emergenza Covid, con la necessità di chiusura della sede e del laboratorio orafo, ha necessariamente portato a un maggiore sviluppo della parte di progettazione 3D. Prima della realizzazione finale della collezione, il progetto ha richiesto sperimentazioni con le resine che la studentessa ha condotto da casa, ideando contestualmente un piccolo laboratorio ad hoc.

Unicità della deformazione, esaltazione dell’imperfezione e il suo rispetto sono al centro della collezione di Fashion Design Human After All che parte dall’analisi, distruzione e ricreazione de “Le Modulor” di Le Corbusier, il modulo basato su un uomo standardizzato, misura e canone del rapporto tra l’essere umano e lo spazio abitativo. La collezione nasce alterando l’unità di misura umana standard, prendendo come riferimento un corpo definito dall’imperfezione, come nel caso della scoliosi.

Rispetto vuol dire anche inclusione e scoperta della forza della community. Fucina 360 è il progetto di Fashion Marketing per una start-up che punta alla creazione di un network e di uno spazio di coworking, vendita e presentazione delle creazioni di giovani fashion designer emergenti, con l’intento di contribuire alla loro crescita sia dal lato umano sia professionale e con il supporto dell’Istituto stesso – IED –  che li ha formati. Obiettivo è creare un nuovo, concreto punto di riferimento artistico-culturale per la città di Milano, senza precedenti a livello universitario, che consenta ai designer emergenti di focalizzarsi sulla progettazione di collezioni che li rappresentino, promuovendo la creatività del singolo attraverso l’interazione col gruppo.

 

.
.

SEGUICI SU INSTAGRAM

SEGUICI SU FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget
Top