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Apr 20 IL MOMENTO DEL FARE

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Nulla sarà come prima, questo è ormai chiaro a tutti, anche al mondo dell’automobile che, come molti altri settori, è stato colpito duramente. Tutti i costruttori hanno chiuso le loro fabbriche, la cessazione dell’attività e la conseguente disoccupazione forzata non saranno senza conseguenze. Ma ora è il momento del fare, perché l’automobile sta gradualmente uscendo da questo periodo di stand-by per riprendersi quel ruolo primario che le è stato assegnato da oltre un secolo: garantire la mobilità individuale. Un’auto che non è complemento del sistema di trasporto pubblico, la pandemia sta ribaltando nuovamente le posizioni, i tram, le metro, i treni, gli aerei, gli autobus non cancelleranno, per molto tempo, la contaminazione del viaggio. Diversi analisti come AlixPartners e consulenti strategici di gruppi bancari come Vittorio Rava’, hanno elaborato strategie che prevedono una reazione tempestiva, di tutta la filiera, per stabilire quella ripresa che ormai si avvicina. Nelle città saranno beneficiate anche le due ruote, siano moto o biciclette o monopattini, poiché il distanziamento sociale a cui ci ha portati il virus, chiede la solitudine per qualsiasi viaggio. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un calo di acquisto della seconda auto, sostituita dal car sharing, dal noleggio a breve o a lungo termine che, nell’immediato futuro, invece, saranno penalizzati a causa del Coronavirus. Al di là degli incentivi che il Governo metterà in campo, le varie case avranno modo di proporre soluzioni di acquisto mai così vantaggiose, a favore non solo delle auto pulite, anche dei motori tradizionali, benzina o diesel, che rispettano tutte le norme stabilite sulle emissioni di Co2 dettate dall’Europa, in fase di possibile modifica, per dare tempo ai costruttori di adeguarsi.

 

 

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