Antonio Marras ha trasformato la sua boutique fiorentina di Via degli Strozzi 4R in uno spazio aperto, vivo, vissuto. Un invito a entrare nel suo mondo fatto di memoria, cuciture, poesia e radici.
Non più solo una boutique, ma un piccolo teatro dell’artigianato, dove la creatività si è intrecciata alla tradizione. Da Alghero sono arrivate le sarte, le donne che da sempre accompagnano Marras nel suo percorso, custodi di un sapere antico e affettivo. Con ago e filo, hanno personalizzato i capi della collezione Antonio Marras, cucendo emozioni su ogni dettaglio.
Gli ospiti hanno potuto assistere alla creazione dei capi, scegliere, toccare, parlare, immaginare. Ogni intervento, ogni personalizzazione è stata frutto di un dialogo silenzioso ma profondo tra chi crea e chi guarda, tra chi racconta con le mani e chi ascolta con gli occhi.
In questo contesto è stata presentata anche una capsule inedita di camicie. Esemplari unici, irripetibili, pensati come un omaggio alla libertà espressiva e all’imperfezione che rende ogni cosa vera.
Antonio Marras era presente, come sempre, con la sua voce, la sua visione e quello sguardo attento che sa riconoscere la bellezza nei dettagli che spesso passano inosservati. L’evento è stato un ritorno all’essenziale: al fare con le mani, al contatto diretto, al racconto attraverso i gesti. Un ritorno alla sartoria come lavoro autentico.
