Auto

Set 12 …INCENTIVI STABILI …

di Bianca Carretto

Il significato della parola Mazda deriva , contemporaneamente, dal fondatore dell’azienda, Jujiro Matsuda e  dal  dio Ahura Mazda che significa saggezza e armonia.  Roberto Pietrantonio,  amministratore delegato di Mazda Italia e presidente dell’associazione dei costruttori esteri Unrae,  collega questa filosofia  con il momento attuale “per il bene dell’auto dobbiamo valorizzare tutte le tecnologie moderne e virtuose, chi contrappone oggi elettrico al termico fa solo male al settore. La strada dell’elettrificazione è segnata, ma la transizione è lunga e, nell’attesa, ciò che serve davvero al pianeta è mettere in circolazione auto efficienti e sostenibili. Il futuro dell’auto lo vedo comunque con ottimismo, non é solo un cambiamento tecnologico, ma un’evoluzione culturale e sociale. L’auto resta libertà, identità e innovazione, e in Italia è parte del nostro patrimonio. Nei prossimi anni cresceranno le elettriche e le ibride, sostenute da infrastrutture e incentivi adeguati, non sono una minaccia, ma un’opportunità per ridurre le emissioni e rilanciare la filiera industriale. Avremo veicoli sempre più sicuri, connessi e in grado di essere guidati in autonomia, integrati nelle smart city. La sfida è garantire mobilità accessibile e inclusiva per tutti.”                                                                                                   

Il mercato italiano è in mano alle case straniere, manca la competizione ?

“ È vero, oggi in Italia la maggior parte delle immatricolazioni riguarda marchi esteri, sebbene nel contesto della globalizzazione questa definizione sia meno netta rispetto al passato: nei primi otto mesi 2025 Fiat resta al primo posto con circa 100.000 unità, ma subito dopo troviamo Toyota, Volkswagen, Dacia, Peugeot. Questo non significa però meno competizione, al contrario, il mercato è vivace come non mai e offre al consumatore una scelta ampia di modelli, tecnologie e fasce di prezzo. L’Italia ha perso un grande protagonista domestico nel segmento di massa, ma conserva un ruolo culturale unico nel design e nel lusso. Come Presidente Unrae. credo che la concorrenza internazionale sia un vantaggio per i clienti, purché tutti giochino ad armi pari e si valorizzi anche il patrimonio industriale e creativo nazionale.”

Questa situazione potrebbe penalizzare le vendite?
“Non è la nazionalità dei costruttori a pesare sulle vendite, ma fattori economici e strutturali: l’inflazione, il potere d’acquisto ridotto e soprattutto la discontinuità negli incentivi. Nei primi otto mesi 2025 abbiamo perso il 3,7% rispetto al 2024 e oltre 285.000 unità rispetto al 2019, possiamo parlare di un settore oggi in sofferenza cronica. Gli annunci  di nuovi bonus creano solo un effetto attesa che congela il mercato, con un parco circolante che a questo ritmo impiegherebbe 26 anni a rinnovarsi. Come Unrae chiediamo incentivi costanti e mirati,  oltre a una riforma della fiscalità aziendale: solo così potremo stimolare la domanda e riportare il mercato a crescere in modo sano e sostenibile.”

La globalizzazione vede sempre più la presenza dei costruttori cinesi, si imporranno definitivamente?

“La loro crescita è evidente: nel 2025, considerando marchi “di origine” e marchi di “adozione” parliamo di quasi il 10% di quota, con tassi di crescita elevatissimi rispetto al 2024. Marchi come Mg e Byd iniziano a vedersi sempre più sulle nostre strade, soprattutto nei suv elettrici compatti, con prezzi competitivi. Le nuove generazioni oggi guardano più al prodotto che al marchio, e questo apre certamente spazio ai brand emergenti. Non credo in un dominio assoluto, ma certamente i costruttori cinesi diventeranno attori stabili a doppia cifra. Per noi conta che la competizione avvenga in condizioni eque, senza vantaggi sleali. Ben venga la sfida, perché stimola tutti i costruttori a innovare a beneficio dei consumatori italiani e questo sta già avvenendo.”

Quale tipologia di vetture e’ la più scelta? 

“L’Italia resta la patria delle utilitarie: la Panda è ancora regina assoluta. Ma i numeri dicono che oltre metà delle immatricolazioni 2025 riguarda i suv che oggi rappresentano più del 60% del mercato. Gli italiani cercano versatilità, sicurezza, stile moderno, per questo i B-suv e i crossover urbani sono in forte crescita. Le city car sopravvivono grazie a icone come  appunto la Panda, ma il baricentro si è spostato, questo anche dovuto ai contenuti di sicurezza importanti richiesti fin sulle vetture piccole che ne hanno determinato un inevitabile aumento dei listini. Come Unrae credo sia importante che il mercato offra entrambe le soluzioni: city car accessibili e suv tecnologici, magari sempre più elettrificati, così da unire praticità urbana e innovazione sostenibile.”

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