Mamme ai tempi del coronavirus. Un argomento che sta sensibilizzando molte associazioni, come la Fondazione Francesca Rava che ha creato il Progetto HUB – Maternità Covid- 19 per dotare di attrezzature e presidi di protezione i reparti dedicati alle mamme positive negli ospedali di Milano e in altre città affinché tutte possano affrontare il parto in sicurezza. Un argomento delicato che coinvolge tantissime donne che in questi mesi stanno affrontando una gravidanza, tra ansie e paure ma tanta voglia di vedere il nascituro. Tra i personaggi del mondo dello spettacolo che tra poco partoriranno c’è la bellissima Alena Seredova, che aspetta il terzo figlio, una bambina, dal suo compagno Alessandro Nasi. In un momento di preoccupazione per la pandemia che stiamo vivendo Alena, in questa intervista, ci regala una grande serenità e un messaggio d’amore per la vita.
Sta per nascere la tua bambina, quanto manca?
La data ufficiale è il 2 giugno, ma dato che il mio secondo genito è nato in anticipo, mi hanno detto che anche lei potrebbe nascere prima. In più è una monella quindi è tutta storta… io a partire da metà maggio sarò in allerta pronta ad andare in ospedale con la mia valigia!
Cosa hai pensato in questo periodo, quali sono le tue preoccupazioni?
A dire la verità ho cercato di preoccuparmi il meno possibile. Ovviamente non è una situazione idilliaca, avrei preferito essere più serena. Dopo due mesi trascorsi in casa è difficile tenere alto lo spirito, anche se io sono una positiva di carattere. Vedere i telegiornali ogni giorno con persone che soffrono, morti e difficoltà lavorative mi fa provare una sofferenza grandissima. La mia bambina che è dentro di me però mi da molta forza, mi aiuta a combattere ogni giorno perché penso che vorrà avere una mamma sorridente. Inoltre lo faccio anche per i miei figli semi adolescenti, chiusi in casa, abituati a fare sport quotidianamente, è un grande sacrificio anche per loro e quindi cerco di essere allegra. Certo l’idea di dover andare in ospedale mi agita, soprattutto perché lo ritengo un luogo meno sicuro in questo momento rispetto a casa mia, dove mi sento protetta. Si un po’ di ansia mi sta venendo … ma cerco di non pensarci!
Come hai gestito le visite di controllo in ospedale?
Non sono mai andata in ospedale da quando è scoppiata la pandemia. Vedo privatamente il mio medico che si trova a Milano, quindi ho dovuto spostarmi da Torino per fare le visite. Vado una volta al mese, ho ridotto al minimo indispensabile. Per fortuna mi sento bene, non ho problemi di pressione, solo un po’ di nausea all’inizio ma quello è normale. Mi sento serena, vedremo quando sarà il momento …
Un messaggio per tutte le future mamme che come te sono prossime al parto
Avrei bisogno anche io di ricevere un messaggio da loro a dire il vero! Penso che siamo tutte sulla stessa barca, ci sentiamo un po’ spaesate, ma quello è normale quando si sta avvicinando la data del parto. Di sicuro la nascita dei nostri bambini al tempo del coronavirus sarà ancora più indimenticabile, non ce la scorderemo mai. La racconteremo ai nostri figli e ai nostri nipoti, gli diremo che i loro genitori sono nati in questo momento storico così unico, doloroso si, ma che ha dato ancora di più senso alla vita. Mettiamoci una marcia in più, ce l’abbiamo quasi fatta e tra poco vedremo i nostri bimbi e visto che il 10 maggio è la festa della mamma, colgo l’occasione per mandare il mio augurio a tutte le mamme, perché quest’anno ci meritiamo davvero di festeggiare, oggi più che mai siamo il centro della famiglia. E’ una prova durissima, ma anche bellissima.