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Giu 11 LA MOSTRA “GIANNI BERTINI” APRE AL PUBBLICO

In programma dal 10 giugno al 27 settembre 2025 negli spazi in via Mecenate di M77 l’esposizione presenta oltre 50 opere che raccontano una cifra stilistica basata su tecniche di stampa e riproduzione meccanica: l’artista si appropria della fotografia sostituendola ai suoi pennelli e alla sua tavolozza e controlla ciascuna fase dell’elaborazione meccanica dell’immagine per condizionarne la struttura stessa. Riportate su tela emulsionata, cartoncino o metallo, e poi prodotte in chiave pittorica con olio, tempere e collage, le immagini presentano così un nuovo significato reinterpretando la realtà e i miti del nostro tempo.

Bertini riusciva a mescolare incidenti stradali e scene di spiaggia, mitologia greco-romana e ingranaggi delle macchine: qualsiasi soggetto poteva essere “bertinizzato”. Già dai suoi esordi, Bertini dichiarava di essere interessato agli “eventi cosmici, siderali, scientifici o meccanici”– spiega il curatore della mostra Nicolas Bourriaud.

La mostra, nel segno del progetto estetico di Bertini – si sviluppa in due direzioni temporali, che partono dal nucleo degli anni 1965-1970, andando verso i precedenti del passato e quelli indagando poi quelli successivi al periodo. 

Le opere, riconducono ai mondi indagati da Bertini: dalle più meccaniche, come le onomatopeiche “Grip” e “Splack” di derivazione futurista; alle concettuali, come “Ascensione cosmica”; fino al rimando alla mitologia classica con lavori di contaminazione come “Venere a idrogeno”, “Melegre e il cinghiale” e “La tela di Penelope”.

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