Di sicuro è il risultato della giornata, quello della Fiorentina che sbanca il Maradona e manda Garcia, la squadra e i tifosi in crisi. La Viola gioca la più bella partita da inizio stagione e mette fin da subito in difficoltà i campioni d’Italia che, a parte la seconda metà del primo tempo, non entrano mai in ritmo. Italiano da parte sua rinuncia a Niko Gonzales ma si percepisce immediatamente che la squadra è in partita e impone ritmi alti e altrettanta pressione.
Seconda sconfitta casalinga per i partenopei, arrembanti nel finale ma poco lucidi; non basta il rigore di Osimhen, l’attaccante azzurro spreca a tu per tu con Terracciano con il risultato ancora in parità, per la Viola le reti di Brekalo, Bonaventura e Nico Gonzalez. Altro risultato di giornata quella della Roma a Cagliari. Finisce 4 a 0 per i giallorossi alla seconda vittoria consecutiva , Roma trascinata da un grande Romelu Lukaku, autore di una favolosa doppietta. Dopo il gol iniziale di Aouar, il belga prima batte Scuffet di petto da distanza ravvicinata, poi, dopo il tris di Belotti convalidato dal Var, sfrutta l’assist al bacio di Paredes per siglare il poker di serata.
Il Cagliari trova la rete su rigore con Nandez, ma non basta per evitare la sesta sconfitta stagionale, Ranieri per ora sembra essere confermato. Match ricco di emozioni quello dello Stadio Olimpico, che la Lazio porta a casa con un gol nel finale, dopo la rimonta atalantina. Nel primo tempo i biancocelesti partono fortissimo e trovano il vantaggio dopo soli cinque minuti con l’autogol di De Ketelaere, che spinge nella propria porta un corner di Luis Alberto. Sei minuti più tardi la squadra di Sarri trova il raddoppio con il primo gol in Serie A di Castellanos, che finalizza una splendida azione sfruttando l’assist di Felipe Anderson. L’Atalanta riemerge dalla fase di apnea soltanto al 25′, quando Pasalic sfiora il gol di testa. Gol di testa che arriva, invece, al 33′, con lo stacco di Ederson su cross di Ruggeri. Nella ripresa i tanti cambi spezzettano la partita che cambia ancora al 63′, quando Kolasinac mette in porta di testa il gol del 2-2 su assist di Koopmeiners. A sette minuti dalla fine, però, un altro subentrato, Matias Vecino, si inserisce alla grande in area sulla sponda di Castellanos e segna la rete che vale il definitivo 3-2. Riparte la rimonta della Juve che vince il derby e si porta al terzo posto a ridosso delle milanesi.
Il match parte con un gol annullato di Kean per fuorigioco, per la formazione granata ci provano in più occasione Bellanova e Lazaro senza però concludere tiri pericolosi. Nel secondo tempo cambia il ritmo della partita, subito molto alto anche grazie a Milik, subentrato dalla panchina, che segnerà il 2 a 0. Ennesimo stop casalingo per l’Inter che dimostra ancora lacune già viste nella stagione precedente. Come già successo l’Inter spreca un doppio vantaggio facendosi rimontare da un ottimo Bologna: in gol Acerbi e Lautaro Martinez, rispondono Orsolini su rigore e, nel secondo tempo, Zirkzee.
Grande partita per la squadra di Thiago Motta, che trova punti anche a San Siro senza praticamente la difesa titolare. Per la formazione di Inzaghi un’ occasione persa di allungare in vetta, occasione che sfrutta a pieno il Milan, una partita dove succede poco per quasi 90 minuti e dove il Milan tiene palla ma non trova mai ne varchi ne conclusioni a rete. Il gol di Pulisic (che farà discutere e non poco) sblocca la gara e rende il finale incandescente. Rosso a Maignan per un’uscita fallosa fuori area, Giroud in porta e punizione del Genoa che scheggia la traversa. Subito dopo anche Martinez viene espulso, ma Piccinini decide che puó bastare così. Tra le altre nota di merito al Monza che passeggia in casa con la Salernitana sempre più inguaiata e con il suo allenatore Paulo Sousa sempre più vicino all’esonero. Ora il campionato si ferma per la sosta delle Nazionali ma al rientro le partite saranno tante e per alcune squadre sarà già in dentro o fuori.
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