Auto

Feb 23 …LA PICCOLA DIVENTA GRANDE…

di Bianca Carretto

Cupra ha festeggiato il suo quarto compleanno come marchio ormai indipendente da Seat, a cui appartiene che, a sua volta, fa parte del patrimonio dei 12 brand del gruppo Volkswagen. Si regala un piano per il futuro, una sfida non convenzionale, per potersi proiettare ad un livello superiore ed entrare nel mondo digitale del metaverso, una piattaforma (chiamata Metahype)   molto simile all’internet dei primi anni 90, un pianeta virtuale  che consentirà di accedere ad una realtà parallela, per vivere una seconda vita, fatta di raduni, incontri, di luoghi di aggregazione e di discussione, dopo esserci creati un avatar che ci rappresenti. La sua ambiziosa visione battezzata Cupra 2 significa raddoppiarsi, avvicinarsi sempre più a quella  Generazione Z che si riferisce ai nati tra la fine degli anno 90 e il 2010, cresciuti con pc e cellulari. Dimenticando per un attimo gli elementi che  si sviluppano in una mescolanza tra fantasia e scienza, Cupra ha comunicato progetti concreti, vuole raddoppiare le sue vendite globali, per la fine dell’anno, superando la barriera delle 150mila unità, che significherebbe arrivare ad un fatturato di oltre 5 miliardi di euro. Lo ha dichiarato  l’amministratore delegato Wayne Griffiths (è anche ad di Seat) precisando che “vogliamo diventare il marchio in più rapida crescita nel mondo”.  E non ci sono dubbi se mantiene il ritmo del 2021 in cui ha immatricolato 79.300 vetture, il 189,4% in più rispetto al 2020. Sono stati anche annunciati due modelli che verranno lanciati dal 2025, oltre al suv elettrico Tavascan previsto nel 2024 e alla piccola berlina compatta, 100% elettrica, basata sul concept Urban Rebel che dovrebbe essere prodotta  nello stabilimento spagnolo di Martorell, vicino a Barcellona, dal costo non superiore a 25mila euro. La vettura dovrebbe trovarsi come compagne di banco le altre compatte, sempre totalmente elettriche, che Volkswagen intende assemblare  sempre nel sito catalano. Griffiths ha lamentato anche la carenza di semiconduttori tanto da non poter soddisfare la domanda del Cupra Formentor che completa la gamma costituita dalla Leon, l’Ateca e la Born, totalmente elettrica. Ha sottolineato anche che “Cupra esiste grazie a Seat e al suo know-how adatto per realizzare auto sportive”. A fondare il marchio ci aveva pensato Luca de Meo, nel 2018 ceo di Seat. 

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