Nel panorama globale della mobilità elettrica, BYD, acronimo di “Build Your Dreams”, è oggi uno dei nomi più rilevanti e innovativi. Nata in Cina, ma con una visione decisamente internazionale, l’azienda si è imposta come leader nella produzione di veicoli elettrici, batterie e tecnologie sostenibili. In questa intervista Daniele De Leonardis, Marketing Director per l’Italia e Digital Marketing Director per l’Europa ci guida dietro le quinte di una strategia che unisce visione tecnologica, approccio green e un ambizioso piano di espansione in Europa e nel mondo.
Parliamo di posizionamento del brand, dei nuovi modelli in arrivo, dell’accoglienza del mercato europeo e del futuro dell’auto elettrica secondo BYD.
1)Qual è oggi il posizionamento strategico di BYD in Europa in ambito comunicazione e quali sono gli elementi chiave della vostra narrazione per distinguervi in un mercato altamente competitivo come quello dell’auto elettrica?
Il nostro posizionamento in Europa è fortemente guidato dall’innovazione e dalla tecnologia, punti che in comunicazione sottolineiamo sempre molto. BYD è una tech company prima ancora che un’azienda automotive, caratterizzata da un approccio pionieristico a 360 gradi. In un mercato sempre più affollato, ci distinguiamo puntando su coerenza creativa e attivazioni fuori dagli schemi. Per quanto riguarda la campagna di comunicazione integrata legata al lancio di DOLPHIN SURF, la nostra narrazione ha ruotato attorno all’idea di “green wave”: molto più di un messaggio ecologico, un movimento che invita tutti a mettersi in gioco e a cambiare le regole. Iniziative come la parata con 50 vetture a Roma o lo spettacolo di 1000 droni sono state esempi tangibili di questo approccio immersivo.
2)Come cambia la vostra comunicazione in base ai mercati? Quali sono le leve più efficaci per intercettare i consumatori europei rispetto a quelli asiatici?
Crediamo fortemente nella localizzazione della creatività. Il concept madre resta coerente — nel nostro caso, appunto, l’onda verde — ma ogni mercato richiede sfumature diverse: abbiamo bisogno di parlare un linguaggio nuovo ma comprensibile a tutti, e per farlo ogni mercato deve usare le giuste leve. In Europa, ad esempio, abbiamo differenziato gli spot: in Italia abbiamo scelto un tono ironico e in un certo senso popolare, mentre a livello europeo abbiamo puntato sull’accessibilità dell’elettrico per tutte le generazioni. Anche le piattaforme variano: TikTok per ingaggiare i più giovani, TV e stampa per raggiungere target più maturi. L’obiettivo è sempre lo stesso: essere rilevanti, ma parlando il linguaggio delle persone a cui ci rivolgiamo.
3) L’espansione in Italia passa anche attraverso collaborazioni strategiche. Ci può anticipare qualcosa sulle prossime partnership o iniziative pensate per rafforzare la presenza del marchio?
Le partnership sono un elemento chiave della nostra strategia. Dopo la visibilità ottenuta grazie al placement in “The Cage” con Amadeus e all’attività sul canale TikTok, stiamo lavorando su nuove attivazioni che uniscano tecnologia e lifestyle. In particolare, la campagna di comunicazione su TikTok ha portato BYD a raggiungere il primo posto tra i trending topic sul canale, con oltre 26 milioni di visualizzazioni e più di 1.200 contenuti pubblicati da utenti che hanno partecipato attivamente. Risultati incredibili sulla scia dell’onda verde lanciata durante la prima fase. Adesso, abbiamo appena chiuso una partnership con Italia’s Got Talent e la nostra SEALION 7 sarà la vettura ufficiale per tutta la stagione. Sul futuro non voglio dire troppo, ci piace stupire, ma continueremo a puntare su format originali, sia digitali che territoriali, che permettano di far vivere il brand BYD in modo immersivo. Sempre con un obiettivo preciso: farci conoscere non solo come produttori di auto dall’alto potenziale tecnologico, ma come portatori di una nuova cultura della mobilità.
4) L’attivazione ai Navigli ha portato il brand in uno spazio urbano molto vissuto. Quanto è importante per voi far “vivere” l’auto al di fuori del concessionario, e quali risultati avete ottenuto da questa iniziativa?
È fondamentale. L’auto oggi non si scopre più solo in concessionaria: deve entrare nella vita delle persone, nei luoghi che frequentano e nei momenti in cui sono più aperti a recepire esperienze nuove. L’attivazione sui Navigli, con l’ADV galleggiante e il coinvolgimento dei nostri creators, è nata proprio con questo spirito. Ha generato un fortissimo engagement e una visibilità superiore a quella dell’outdoor tradizionale. Inoltre, ha rafforzato il legame con la community, offrendo un secondo boost al lancio della Surf anche nella fase post-lancio.
5) Con il lancio dei vostri nuovi modelli e una presenza sempre più visibile nei media, quali saranno le prossime mosse per rafforzare l’identità di BYD come brand lifestyle oltre che tecnologico?
Vogliamo che BYD venga percepito non solo come un brand di auto, ma come parte di uno stile di vita consapevole e moderno. Le prossime mosse continueranno a unire awareness e performance: campagne social virali, eventi esperienziali, contenuti generati dagli utenti. Ci stiamo muovendo per rendere Surf — e BYD in generale — un punto di riferimento per chi cerca tecnologia accessibile, design accattivante e valori forti. La sfida ora è consolidare questa identità su tutti i touchpoint, mantenendo quella coerenza che ci ha premiato finora.