Auto

Ott 27 LUCI E OMBRE

di Bianca Carretto

L’ultimo ostacolo alla vendita di Fiat Chrysler a Psa pare essere caduto. Secondo l’agenzia Reuters, che cita delle fonti molto vicine alla trattativa, la Commissione europea sarebbe pronta ad approvare il progetto. La comunicazione dovrebbe arrivare per la fine dell’anno. La Commissione aveva aperto un’inchiesta per chiarire se, dopo la fusione tra i due costruttori, vi sarebbe stata, in Europa, una posizione dominante nel mercato dei veicoli commerciali, un sospetto abuso di potere poiché avrebbero detenuto, insieme, il 34% delle vendite. Il genio di Carlos Tavares ha risolto il problema: Psa si è impegnata ad aumentare la produzione, nei suoi stabilimenti, di veicoli per conto di Toyota, un modo per ridurre il peso cumulato con Fca. Da qui porte aperte a Stellantis, la nuova società che nascerà dall’unione franco, anglo, olandese, le cui reti offrirebbero la manutenzione a non meglio precisati concorrenti. E sarebbe stato assurdo se così non fosse stato dati i tempi ” estremamente critici”, come ha rilevato Mike Manley, nella sua veste di presidente Acea. Ieri, Ferdinando Uliano, il segretario Nazionale Fim Cisl, ha dichiarato che Fca, nei primi nove mesi dell’anno, ha avuto una flessione nella produzione di circa il 27%. Certo la pandemia si porta appresso un crollo economico non da poco ma non si può nascondere una realtà che non ha solo quella motivazione: nello stesso periodo del 2019 erano stati fabbricati negli impianti di Fca, tra vetture e furgoni, 631.200 unità, contro le 462.424 del 2020. Grazie agli incentivi, il terzo trimestre ha dimostrato una ripresa produttiva ma, sempre Uliano, sollecita il gruppo ad accelerare gli investimenti previsti dall’ultimo piano industriale, di 5,5 miliardi. In particolare è in profonda crisi il polo torinese, Grugliasco ha registrato un crollo del 50%, Mirafiori punta sulla 500 elettrica, a regime si dovrebbe raggiungere l’assemblaggio di 300 vetture al giorno. La risposta arriverà dai clienti – un periodo più sfigato non poteva essere scelto per presentare un’auto – ma potrebbe anche dipendere da Tavares, sarà lui il capo assoluto di Stellantis, che per quella che sarà la vera, nuova 500, potrebbe adottare la piattaforma CMP del gruppo Psa e decidere dove sarà più conveniente costruirla.

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