Moda

Set 07 MAURIZIO CATTELAN PER GQ ITALIA

«Non sarò mai un maestro, perché si è allievi per sempre». Maurizio Cattelan, il più quotato e internazionale artista italiano contemporaneo, ha collaborato con GQ Italia, creando per la prima volta un creative concept per la storia di copertina di un magazine nel numero di GQ  in edicola dall’8 settembre.

 

Cattelan festeggia così i suoi 60 anni con un’intervista esclusiva realizzata per aforismi: «Non temo il tempo, ma il fuso orario», ripercorrendo per immagini l’essenza provocatoria della sua trentennale carriera artistica, attraverso le foto di Daniel Riera e lo styling di Nik Piras. Il servizio di copertina si completa con i racconti di tre firme speciali: Ilaria Bonacossa, presidente di Artissima, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista e creatrice dell’omonima Fondazione e Massimo De Carlo, il più importante gallerista italiano nel mondo, incaricate da GQ di tracciare l’essenza della personalità umana di Cattelan.

 

Maurizio Cattelan è stato scelto da GQ come uomo simbolo, interprete della campagna internazionale Change Is Good, che per la prima volta accomuna le 21 edizioni di GQ presenti nel mondo, attraverso un manifesto di valori, che vanno dalla tutela di ogni diversità alla gender equality, dalla sostenibilità, alla mental health. Idee che raggiungeranno, attraverso i magazine sparsi in sei continenti e con il supporto di una campagna digitale sui social network, un’audience di 50 milioni di lettori.

 

«È un progetto al quale GQ Italia ha dato un contributo particolare essendo stato selezionato da Anna Wintour – con USA, UK, Cina, Messico e Middle East – tra le edizioni incaricate di individuare i contenuti del messaggio da condividere. Da tempo, grazie al sostegno dell’amministratore delegato Fedele Usai, abbiamo avviato un percorso sull’identità della nuova mascolinità, che anima l’appassionata idea editoriale di GQ. Per la forza dirompente della sua arte e per la sua sensibilità, Maurizio Cattelan ci è sembrata la persona paradossalmente più saggia alla quale rivolgerci», racconta Giovanni Audiffredi, direttore di GQ Italia.

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